In conferenza stampa, il tennista carrarino ha analizzato la sconfitta subita contro Gabriel Diallo che ha regalato il successo al Canada
Contro Gabriel Diallo, Lorenzo Musetti aveva la possibilità di pareggiare i conti nella sfida di Coppa Davis contro il Canada dopo la sconfitta subita da Lorenzo Sonego. Complice una prestazione opaca, il carrarino si è però arreso con il punteggio di 7-5 6-4, regalando così il successo ai canadesi. “Hanno fatto due prestazioni superlative, giocare senza pressione li ha aiutati a dimostrare il loro talento – ha detto Lorenzo in conferenza stampa -. Il mio avversario mi ha dato molto fastidio col sevizio, non mi ha mai concesso chance per guadagnare un po’ di ritmo, ci sono stati sempre scambi corti, e in più giocava a un livello davvero alto, un tennis al limite e molto rischioso ma gli è andata bene e l’unica cosa da fare è congratularsi con loro e pensare alle prossime partite. Diallo non ha mai avuto un calo e il mio obiettivo contro questi battitori è portare al tiebreak il set ma non ci sono riuscito in entrambi i parziali e il mio rimpianto è questo. Poi lui è stato bravo a non concedermi niente, e se mantiene questa costanza non resterà a lungo 150 del mondo“.
Ha poi continuato: “Nessuna sottovalutazione del match. Non è una mentalità da professionisti, soprattutto in questo sport che ti induce a pensare e a ragionare così. Sia io che Sonny, così come tutto lo staff, non abbiamo sottovalutato l’impegno. Sono i campioni in carica, seppur privi delle loro due punte di diamante. Sapevamo che c’era la possibilità che Sahpovalov non potesse scendere in campo e forse questo ha reso ancora tutto più difficile perché tutti e due non avevamo mai affrontato i nostri rivali e non sapevamo bene come affrontare la partita, e questo forse ci ha sfavorito. C’era e c’è ancora un bel clima, nessun rancore o rammarico. Sono state fatte delle scelte, giuste o meno, il capitano le ha fatte e vanno rispettate. L’ambiente in squadra è quello di un gruppo unito e senza lamentele, sia negli spogliatoi che in campo. Una giornata così può far pensare a tante cose ma questa ipotesi la scarterei“.