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di Tommaso Vitali
14 September 2023

Coppa Davis, Lorenzo Musetti: "Non ho sottovalutato la partita, dobbiamo pensare a vincere le prossime gare"

In conferenza stampa, il tennista carrarino ha analizzato la sconfitta subita contro Gabriel Diallo che ha regalato il successo al Canada

Foto Brigitte Grassotti

Contro Gabriel Diallo, Lorenzo Musetti aveva la possibilità di pareggiare i conti nella sfida di Coppa Davis contro il Canada dopo la sconfitta subita da Lorenzo Sonego. Complice una prestazione opaca, il carrarino si è però arreso con il punteggio di 7-5 6-4, regalando così il successo ai canadesi. "Hanno fatto due prestazioni superlative, giocare senza pressione li ha aiutati a dimostrare il loro talento - ha detto Lorenzo in conferenza stampa -. Il mio avversario mi ha dato molto fastidio col sevizio, non mi ha mai concesso chance per guadagnare un po’ di ritmo, ci sono stati sempre scambi corti, e in più giocava a un livello davvero alto, un tennis al limite e molto rischioso ma gli è andata bene e l’unica cosa da fare è congratularsi con loro e pensare alle prossime partite. Diallo non ha mai avuto un calo e il mio obiettivo contro questi battitori è portare al tiebreak il set ma non ci sono riuscito in entrambi i parziali e il mio rimpianto è questo. Poi lui è stato bravo a non concedermi niente, e se mantiene questa costanza non resterà a lungo 150 del mondo".

Ha poi continuato: "Nessuna sottovalutazione del match. Non è una mentalità da professionisti, soprattutto in questo sport che ti induce a pensare e a ragionare così. Sia io che Sonny, così come tutto lo staff, non abbiamo sottovalutato l’impegno. Sono i campioni in carica, seppur privi delle loro due punte di diamante. Sapevamo che c’era la possibilità che Sahpovalov non potesse scendere in campo e forse questo ha reso ancora tutto più difficile perché tutti e due non avevamo mai affrontato i nostri rivali e non sapevamo bene come affrontare la partita, e questo forse ci ha sfavorito. C’era e c’è ancora un bel clima, nessun rancore o rammarico. Sono state fatte delle scelte, giuste o meno, il capitano le ha fatte e vanno rispettate. L’ambiente in squadra è quello di un gruppo unito e senza lamentele, sia negli spogliatoi che in campo. Una giornata così può far pensare a tante cose ma questa ipotesi la scarterei".

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