Al termine di una sfida durata complessivamente 8 ore e mezza, l’Australia di Alex de Minaur batte l’Ungheria 2-1 e mantiene viva una flebile speranza di qualificazione ai quarti di finale di Coppa Davis

In una sfida piena di maratone e durata, complessivamente, 8 ore e mezza, l’Australia batte a fatica l’Ungheria con il punteggio di 2-1. Nel match che apre le danze, John Millman, schierato al posto del deludente Alexei Popyrin, cade clamorosamente contro Zsombor Piros, giocatore posizionato al 282° posto del ranking, con lo score di 4-6 6-4 6-3. L’australiano, dopo una partenza complessa, riesce a rimettere le cose a posto nel primo set e lo porta a casa per 6-4, ma ciò non riesce ad allontanare i fantasmi già palesatisi nei primi 40 minuti di gioco: l’ungherese rimane sul pezzo e rimonta, conquistano il punto dell’1-0.

Il secondo singolare è una maratona interminabile, durata complessivamente 3 ore e 5 minuti. Alex de Minaur, dopo la batosta subita contro Marin Cilic nella prima giornata, fa valere il suo status di numero 1 della squadra e rimette le cose in sesto contro Marton Fucsovics, sconfitto per 7-5 2-6 7-6. Il match non riesce a prendere una piega precisa e, alla fine, sono i crampi del numero 40 del mondo a determinare l’esito del tiebreak: Fucsovics non ha più la capacità di correre e de Minaur può approfittarne per chiudere 7 punti a 2 e ottenere il successo.

Allora, è il doppio a decidere le sorti della sfida, ma anche questa è una partita da non sottovalutare affatto: Fabian Marozsan e Zsombor Piros, nettamente sfavoriti sulla carta, vendono cara la pelle e cedono solo con lo score di 6-3 6-7 6-3 dinanzi alla coppia formata da Alex Bolt e John Peers. I due ungheresi sono bravissimi soprattutto nel tiebreak del secondo set, quando, dopo aver annullato due match point, conquistano il parziale grazie ad un 13-11. Alla fine, però, i più quotati australiani resettano quanto accaduto e tornano molto solidi nella frazione decisiva, portando all’Australia il punto del definitivo 2-1.