Il pensiero dell’ex capitano azzurro dopo la sconfitta dell’Italtennis in Coppa Davis in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport

“Andando a vedere il bicchiere mezzo vuoto è lecito avere un piccolo rimpianto. Italia-Canada si è rivelata una finale anticipata”. Corrado Barazzutti mastica un po’ amaro dopo la sconfitta degli azzurri in semifinale di Coppa Davis. In un’intervista rilasciata al Corriere Dello Sport, l’ex capitano della Nazionale ha analizzato il percorso dell’Italtennis. “Alla luce delle assenze, è un ottimo risultato – sottolinea Barazzutti -. L’Italia si è presentata a Malaga senza i due giocatori di punta, ma ha ritrovato un Sonego in grande spolvero. Simone Bolelli è stato messo fuori causa sul più bello da una lesione al polpaccio, ma alcune delle concorrenti, come la stessa Italia, non potevano contare su tutti gli effettivi e la Russia è stata esclusa dalla competizione per le note vicende. Si è aperta una finestra in cui l’Italia poteva intrufolarsi e magari sfruttare l’occasione. L’Italia ha tutte le carte in regola per recitare un ruolo da protagonista perché è la squadra più attrezzata in assoluto. Volandri? Non so se Berrettini fosse la scelta migliore per sostituire Bolelli. Matteo è stato molto generoso in campo ed è evidente che abbia fatto tutto il possibile malgrado fosse lontano dalla sua miglior condizione. Posso limitarmi a fare una considerazione da ex capitano e dire che con Fognini avrei visto meglio un giocatore in salute e in fiducia come Sonego. Magari poi avrebbero perso lo stesso, chi lo sa. Tuttavia sono sicuro che Filippo abbia fatto le adeguate valutazioni del caso”.