Il sanremese annulla otto palle break nel parziale decisivo e porta gli azzurri sull’1-0: ora Sinner può chiudere la pratica contro De Minaur
Matteo Arnaldi porta in vantaggio l’Italia nella finalissima di Coppa Davis 2023. Il sanremese batte Alexei Popyrin con lo score di 7-5 2-6 6-4 dopo 2 ore e 29 minuti di gioco, ripagando la fiducia di capitan Filippo Volandri che lo ha ancora una volta preferito a Lorenzo Sonego come primo singolarista. Un successo di importanza capitale, che riscatta il sanremese dopo la sconfitta subita ai quarti di finale con l’Olanda per mano di Botic Van de Zandschulp e che permette agli azzurri di portarsi sull’1-0 nella sfida contro l’Australia. Contro Alex De Mianur, Jannik Sinner avrà ora il match point per regalare l’insalatiera d’argento all’Italia.
Inizio autorevole di Arnaldi al servizio, con un game alla battuta vinto a zero per aprire il primo set. Anche Popyrin rompe il ghiaccio e poi è lui per primo a rendersi minaccioso in risposta, ma da 15-30 l’azzurro è bravo a risalire la corrente e a rimanere avanti. Nel gioco successivo c’è il break, con Arnaldi bravo a portarsi sullo 0-40 e poi a capitalizzare la terza occasione grazie all’errore di rovescio di Popyrin, che permette al sanremese di salire sul 3-1. Spreca tutto però l’azzurro al momento di confermare il break, con una volée sbagliata, un dritto lungo e un doppio fallo che aprono la strada all’australiano per il controbreak. Torna tutto in parità quindi, ma è di nuovo Arnaldi ad avere nell’ottavo gioco la chance, poi non sfruttata, di tornare avanti. Popyrin resiste, così come nel decimo gioco quando salva tre set point con la complicità dell’avversario, reo di aver commesso due brutti errori gratuiti. Il ligure però non si scompone e si procura una nuova chance due game più tardi, riuscendo stavolta a concretizzarla e a chiudere 7-5 il primo parziale.
Arnaldi parte malissimo però nel secondo set, con il break subito in apertura. Popyrin serve bene, mentre va ancora in affanno l’azzurro che perde di nuovo la battuta, compromettendo il secondo parziale. L’australiano salva una palla break nel quarto gioco, ma l’inerzia è decisamente in suo favore. Riesce quindi a mandare la partita al parziale decisivo senza particolari problemi.
L’allievo di Alessandro Petrone riparte soffrendo anche nel terzo set, ma annulla tre palle break e trova la reazione per mettersi al comando. Se Popyrin va veloce nei suoi turni di battuta, Arnaldi è sempre più in difficoltà. Salva altre due palle break nel terzo gioco e sale 2-1. Nel quinto gioco arriva il primo game “tranquillo” alla battuta per l’azzurro. Ancora costretto a salvarsi Arnaldi, che nel settimo game annulla altre due occasioni a Popyrin. Scarseggiano le prime dell’australiano nell’ottavo gioco e arriva anche la prima palla break del set per Arnaldi, ma il numero 40 del mondo ritrova il servizio nel momento più importante e impatta sul 4-4. Ormai è diventata un’abitudine: l’azzurro cancella una nuova palla break all’avversario anche nel nono gioco e si porta sul 5-4. Game pieno di tensione il decimo: Popyrin fa tanta confusione e con due dritti lunghi regala il match point ad Arnaldi, che poi passa di rovescio e chiude la partita, regalando l’1-0 agli azzurri e la possibilità a Jannik Sinner di riportare il titolo in Italia dopo 47 anni.