Andrey Rublev non stecca questa volta: dopo l'inaspettata (seppur indolore) battuta d'arresto contro Feliciano Lopez, il numero 5 del mondo controlla con enorme fatica le velleità di Elias Ymer e trionfa con lo score di 6-2 5-7 7-6, regalando alla Russia il punto dell'1-0 nel suo quarto di finale di Coppa Davis contro la Svezia. L'inizio sembra promettere una sfida equilibrata: sul 2-2, infatti, è lo scandinavo il primo a procurarsi una palla break. Venuto fuori da questo momento di difficoltà, tuttavia, Rublev imposta il pilota automatico e, grazie ad un parziale di 17 punti a 7, conquista i quattro game conclusivi del set, sino al 6-2 finale.
Nella seconda frazione, come sempre accaduto nei match precedenti, il moscovita accusa un passaggio a vuoto e, di conseguenza, subisce un break in apertura. Questa volta, però, il russo è bravo a riprendersi immediatamente, a ottenere il controbreak e a tornare sui livelli del primo set. Il numero 5 del mondo, allora, si porta a servire per chiudere e fallisce l'occasione, restituendo break e speranze allo svedese. Ymer, fiutata la crisi dell'avversario, non se lo fa ripetere due volte, conquista un ennesimo break nel dodicesimo game e chiude il set 7-5: si va al terzo.
Rublev inizia la frazione decisiva con un altro spirito e inizia a combattere anche psicologicamente con la sua giornata nera: il moscovita tenta l'assalto (senza successo) già nel primo gioco. Da quel momento, assistiamo ad un grandissimo equilibrio che dura fino al 3-3, quando lo sfidante più quotato tenta un altro assalto: Ymer, però, non ha alcuna intenzione di mollare e annulla ben 4 chance in un settimo game lunghissimo e palpitante. Medesima situazione si ripete nel successivo turno di risposta russo e anche questa volta il numero 5 al mondo non riesce ad andare a segno, nonostante altre tre palle break. Alla fine, è il tiebreak a decidere le sorti della sfida ed è Rublev a vincerlo per 7 punti a 3. Se Daniil Medvedev dovesse battere, nel prossimo incontro, Mikael Ymer, la Russia potrà festeggiare l'approdo in semifinale di Coppa Davis senza dover passare dal doppio decisivo.
