Coco Gauff in soli cinque mesi ribalta l’esito di New York e si prende la rivincita su Naomi Osaka. Il tabellone apre all’americana degli spiragli, a farne le spese potrebbe essere il record di Martina Hingis

In cinque mesi arriva la rivincita su Osaka

Coco Gauff in poco tempo ha varcato il sottile confine che fa la differenza tra l’essere una rivelazione ed essere una vera outsider. A quindici anni la tennista americana raggiunge il secondo ottavo di finale slam della carriera, lo fa battendo in due set la detentrice del titolo australiano Naomi Osaka. La vittoria è il simbolo della rapida ascesa della teenager che in cinque mesi passa dal raccogliere solo tre game, al battere la giapponese nel primo slam della stagione. Il match va in archivio in 1 ora e 7 minuti – solo due minuti in più rispetto al primo confronto tra le due – con una prova impressionante della ragazza a stelle e strisce capace già ad inizio settimana di confermare la superiorità nello scontro diretto con Venus Williams, battuta a Wimbledon a Wimbledon lo scorso anno.

Gauff si è fatta spazio partendo dalla “City Too Busy to Hate” ed è arrivata in Australia godendo subito dell’attenzione che si riserva alle giocatrici di prima fascia. La partecipazione con i migliori al Rally for Relief non è stata una casualità e lei nella prima settimana di rassegna ha ripagato la fiducia confermando che i suoi risultati vanno oltre l’effetto “Wow” del primo exploit. Contro Osaka il game plan viene attuato alla perfezione dopo le parole della vigilia: “Sarò meno nervosa rispetto al primo match. Allo US Open era la mia prima volta sull’Arthur Ashe ed ero tesa – aveva spiegato Gauff – Lei gioca un tennis aggressivo e io dovrò esserlo a mia volta più del solito”. Per molti aspetti Gauff dimostra già più dei suoi quindici anni, ma è subito pronta a riportarci sulla terra quando nell’intervista post match chiede a qualcuno di organizzarle un incontro con Rod Laver perché troppo vergognosa per fermarlo. La risposta all’invito è arrivata poche ore dopo con tanto di complimenti del diretto interessato.

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Le eliminazioni odierne di Serena Williams e Caroline Wozniacki hanno aperto uno spiraglio interessante nel tabellone, con Coco certa di potersi giocare le proprie carte per approdare in semifinale. Prima però c’è da vincere il derby contro Sofia Kenin capace di rispettare il proprio seeding senza perdere un set per strada nei primi tre round. Alla luce di quanto fatto finora passare i prossimi due turni non sarebbe nulla di fantascientifico, poi nel migliore dei casi, il match che vale l’accesso in finale con la possibilità di trovare Ashleigh Barty o Petra Kvitova ancora presenti nella parte alta.

Il match contro Osaka e l’attenzione di un paese intero alla ricerca dell’erede delle sorelle Williams spingono a sognare in grande. Ed è così che Gauff non solo può crearsi la chance di vincere il primo slam della carriera, ma potrebbe buttare giù il record di precocità di Martina Hingis. L’elvetica con il trionfo dell’Australian Open 1997 è la più giovane vincitrice slam di sempre (16 anni e 117 giorni). In caso di eliminazione Coco avrà altre due occasioni per togliere il primato alla svizzera: Roland Garros – titolo junior vinto nel 2018 – e Wimbledon dove ci sono gli ottavi di finale della passata edizione da difendere.

Gauff nel finale della scorsa stagione ha già messo in bacheca il primo titolo WTA della carriera. A Linz il successo sulla campionessa slam Jelena Ostapenko ha permesso all’americana di diventare la più giovane vincitrice di una prova del circuito maggiore dai tempi di Nicole Vaidsova (Vancouver 2004). Battute anche le sorelle Williams, entrambe hanno dovuto infatti aspettare i 17 anni per alzare il primo trofeo al piano superiore. Ben saldo il record assoluto di Tracy Austin nel 1977 vincitrice a soli 14 anni del torneo di Portland.