Al Challenger 75 di Tenerife 2, c’è grande curiosità di vedere all’opera il diciassettenne Martin Landaluce, il quale ha ricevuto una wildcard dalla Federtennis spagnola e cerca con grinta un posto nel tennis dei grandi. Nel frattempo, Gian Marco Moroni e Matteo Gigante portano a 11 il numero degli italiani nel tabellone principale
Al Challenger 75 di Tenerife 2, c’è grande curiosità di vedere all’opera il diciassettenne Martin Landaluce, il quale ha ricevuto una wildcard dalla Federtennis spagnola e cerca con grinta un posto nel tennis dei grandi. “Ho lavorato molto duramente per cercare di compiere questo salto di qualità – ha affermato il campione degli US Open Junior 2022 –. In inverno ho passato dieci settimane tra Madrid e la Rafa Nadal Academy, dove mi sono trasferito con il mio coach Oscar Burrieza ed il mio staff. Allenarsi all’accademia è un piacere: ci sono molti giovani dal potenziale incredibile, ma soprattutto è magnifico condividere il campo con Rafa e ricevere i suoi consigli“. Il teenager spagnolo esordirà contro l’azzurro Riccardo Bonadio nella giornata di martedì: “Il mio obiettivo nel match di primo turno è quello di portare in campo la mia miglior versione, facendo fruttare tutto il lavoro che ho svolto negli ultimi mesi. Non penso molto ai risultati adesso, non voglio pormi un obiettivo di classifica: l’unica mia priorità è quella di migliorare la qualità del mio tennis”.
Per quanto concerne gli italiani, invece, saranno ben 11 quelli presenti nel main draw: tra di essi, ci saranno Gian Marco Moroni e Matteo Gigante, i quali hanno superato in maniera convincente i due turni del tabellone cadetto. Gigante, in particolare, ha raggiunto i quarti di finale nel primo torneo di Tenerife e si è qualificato anche per il secondo evento, grazie al successo ottenuto ai danni di Stefano Travaglia per 6-3 6-1. “Temevo un po’ questa partita – ha commentato il romano dopo la vittoria –, perché la scorsa settimana io e Stefano ci siamo allenati insieme a Roma e abbiamo condiviso il campo anche al nostro arrivo sull’isola. Ho giocato due match perfetti per ottenere il mio pass per il main draw e, in generale, penso che a volte faccia bene giocare le qualificazioni: più partite si giocano, più è facile trovare il ritmo”.