Arrivato in sordina, Edoardo Lavagno ha conquistato il pubblico di Perugia: ai nastri di partenza degli Internazionali di Tennis Città di Perugia | G.I.Ma. Tennis Cup grazie alla una wild card ricevuta dalla FITP, il ventiquattrenne di Torino si è spinto in semifinale nel torneo ATP Challenger 125 organizzato da MEF Tennis Events
Arrivato in sordina, Edoardo Lavagno ha conquistato il pubblico di Perugia: ai nastri di partenza degli Internazionali di Tennis Città di Perugia | G.I.Ma. Tennis Cup grazie alla una wild card ricevuta dalla FITP, il ventiquattrenne di Torino si è spinto in semifinale nel torneo ATP Challenger 125 organizzato da MEF Tennis Events. La giornata del Tennis Club Perugia si è aperta proprio con il derby che ha visto Lavagno imporsi su Raul Brancaccio per 6-2 6-3. L’altro quarto di finale andato in scena nel pomeriggio è invece andato alla prima testa di serie Pedro Cachin, che ha usufruito del ritiro di Nerman Fatic sul punteggio di 6-3 3-0. La sessione serale si aprirà con la sfida tra campione in carica Jaume Munar e Alexandre Muller, mentre in conclusione di giornata Francesco Maestrelli sarà impegnato contro Fabian Marozsan.
“Non è la prima volta a Perugia. Lo scorso anno persi al primo turno di qualificazioni, in questa stagione sta andando decisamente meglio”. Edoardo Lavagno ha il sorriso stampato in faccia dopo il 6-2 6-3 che gli ha permesso di battere Raul Brancaccio e qualificarsi per la semifinale del Challenger di Perugia. Dopo un calvario ricco di infortuni tra i 16 ed i 21 anni, Lavagno sembrava destinato a non giocare più a tennis ed invece a ventiquattro anni può festeggiare il miglior risultato della carriera: “Dopo un’operazione in cui mi hanno ricostruito tendini e legamenti della mano mi dissero che avevo solo il 10% di possibilità di giocare di nuovo in vita mia, parlavano di 4 anni di stop. Dal 2016 alla fine del 2019 ho avuto cinque-sei infortuni e poi nel 2020 c’è stata la pandemia. Essere qui e poter fare il tennista è già bellissimo ed ottenere un risultato di questo tipo è incredibile”. Prima di battere Brancaccio era stata sorprendente la rimonta del secondo turno contro Oriol Roca Batalla per 6-7 7-5 7-5. Al secondo quarto di finale Challenger della carriera, dopo quello nel Challenger di Torino un mese, Lavagno non ha perso la chance per approdare tra i migliori quattro: “Muller o Munar? Sono entrambi grandi giocatori che solitamente guardo giocare in tv, vedremo chi avrà la meglio”.
Per la seconda volta in meno di ventiquattro ore, Pedro Cachin avanza grazie al ritiro del proprio avversario. Dopo Andrea Collarini, è stato il Nerman Fatic ad alzare bandiera bianca. Sul Centrale il ritiro del bosniaco è arrivato quando la prima testa di serie del torneo si trovava avanti per 6-3 3-0. “Sono contento di come sto giocando, ma è un peccato non aver potuto completare i miei ultimi match. Spero non pensiate che io faccia qualcosa agli avversari quando siamo in hotel – scherza Cachin a fine partita -. Il lato positivo è che arrivo in semifinale con tante energie e sono pronto per affrontare uno tra Maestrelli e Marozsan. Il primo mi ha sconfitto a Verona lo scorso anno, il secondo non ci ho mai giocato ma è ostico”.