La PTPA risponde con decisione al caso Peng Shuai, dichiarando forte sostegno alla WTA. Più moderato, invece, l’approccio dell’ATP

La PTPA risponde con decisione al caso Peng Shuai e si mostra favorevole alla decisione, presa dalla WTA, di sospendere tutti i tornei cinesi finché la questione non sarà risolta. Il sindacato creato da Novak Djokovic e Vasek Pospisil ha, infatti, rilasciato un comunicato ufficiale in cui si legge il seguente contenuto: “La PTPA supporta e comprende la scelta della WTA di sospendere tutti i tornei in Cina: la salute dei giocatori è la nostra priorità. Tutti i tennisti dovrebbero sapere che hanno il pieno sostegno della PTPA, dei colleghi, degli organi direttivi e delle parti interessate riguardo all’atto di denunciare episodi di violenza sessuale e non solo. Non si può avere tolleranza nei confronti di Stati che censurano o intimidano le voci di coloro che provano a denunciare questi abusi. Urgono seri provvedimenti. In accordo con la WTA, chiediamo che vengano date evidenze chiare sulla salute e sulla libertà di Peng Shuai. Se, da un lato, in Cina ci sono tante belle persone che ci supportano e vogliono vederci dal vivo, dall’altro non possiamo accettare che non ci sia risposta alle richieste di tutto il mondo su Peng Shuai. L’obiettivo finale è quello di tornare a disputare tornei in Cina con la certezza che la tennista stia bene e che tutti gli atleti possano essere sicuri a recarsi lì per giocare. Usiamo tutti la nostra voce per sostenere la WTA e le tenniste”.

Decisamente più attendista e moderata, invece, la risposta dell’ATP. “Il caso Peng Shuai – scrive Andrea Gaudenzi – continua a preoccupare molto il nostro sport. Le risposte che abbiamo ricevuto, fino a questo momento, sono poche e vogliamo che ci sia un confronto diretto tra la WTA e la tennista, al fine di avere un quadro più chiaro della situazione. Sappiamo che lo sport può influire positivamente sulla società e crediamo che le nostra posizione di visibilità sia quella ideale per creare un impatto sugli altri. Continueremo a monitorare la situazione per capirne l’evoluzione”.