Le parole del giudice del TAS Cristian Jura aprono nuovi orizzonti nella vicenda che ha coinvolto Simona Halep, risultata positiva al doping. La tennista potrebbe vedere la propria sospensione annullata, in caso di prove incontrovertibili di inconsapevolezza.
Simona Halep si trova ancora nel mezzo del procedimento giudiziario che deriva dal risultato positivo di un test antidoping. La campionessa rumena non intende certo concludere la propria gloriosa carriera in questo stato, e ci sono importanti novità sulla possibile dimostrazione di innocenza. Cristian Jura, giudice del TAS di Losanna, ha parlato a ProSport, lasciando intendere che il processo potrebbe portare nella direzione sperata dalla Halep. “Con le prove che abbiamo, si può dedurre che la sostanza sia stata ingerita da Halep tramite un prodotto contaminato.” – Ha dichiarato il giudice, ricordando che la tennista è risultata positiva alla sostanza denominata Roxadustat. – “Si tratterebbe di un alimento contenente la sostanza, senza che questa fosse presente sull’etichetta o nelle informazioni accessibili tramite internet. Se si riesce a dimostrare in maniera incontrovertibile in che modo una sostanza possa essere entrata nel corpo di uno sportivo senza l’intenzione dello stesso di prenderla per migliorare le sue prestazioni, la sospensione tende a ridursi o, a volte, ad essere annullata”. Una soluzione non impossibile, dunque. “Halep dovrà dimostrare che l’alimento che ha ingerito possa aver condiviso la propria catena di produzione con qualche medicinale che contenga Roxadustat come principio attivo, dando prova della possibilità di una contaminazione incrociata. Dovrà inoltre dimostrare di aver utilizzato i motori di ricerca dell’Agenzia mondiale antidoping per capire che ciò che stava ingerendo non era contro le leggi di tale istituzione”. Sviluppi importanti, che aprono ad una nuova fase della vicenda.