Caroline Garcia, intervistata dopo aver vinto il suo match di quarti di finale nel WTA 1000 di Cincinnati, ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa nei confronti di coloro che l’avevano ritenuta una giocatrice finita

Caroline Garcia, dal mese di giugno in poi, si è trasformata, tornando improvvisamente ad essere quella giocatrice che, tra 2017 e 2018, fu in grado di vincere due titoli WTA 1000 e di salire al quarto posto della classifica mondiale. Negli ultimi tre mesi, infatti, ha vinto ben 24 partite, più di qualsiasi altra collega nel tour, perdendone solo 4 e conquistano ben due titoli, uno sull’erba di Bad Homburg e uno sulla terra di Varsavia, non prima di aver sconfitto la numero 1 del mondo – e padrona di casa – Iga Swiatek. Nel corso di questa settimana, la transalpina è stata in grado di far vedere grandi cose anche sul cemento americano: partita dalle qualificazioni, la numero 35 del mondo ha battuto consecutivamente Diane Parry, Andrea Petkovic, Petra Martic, Maria Sakkari, Elise Mertens e Jessica Pegula, centrando le semifinali del WTA 1000 di Cincinnati.

Garcia, intervistata in conferenza stampa dopo il suo successo nei quarti di finale, si è voluta togliere qualche sassolino dalla scarpa nei confronti di chi l’ha ritenuta una giocatrice finita dopo le crisi degli anni 2020 e 2021. “Adesso sono felice, ma mi rapporto ai media ancora con sensazioni contrastanti. Le persone sono terribili: alla prima partita persa, sono già pronte a dimenticarsi di te e tutto quanto di buono hai fatto. Poi torni a vincere e, improvvisamente, sei tornata ad essere una star. Passi in un attimo da essere una perdente ad essere una delle migliori giocatrici del mondo. Oggi sono contenta di come sto giocando e sono certamente felice di essermi garantita una testa di serie agli US Open, soprattutto perché potrò allenarmi sui campi migliori”.