Le dichiarazioni della tennista francese nell’intervista rilasciata ai microfoni di Eurosport, durante la quale ha parlato dei suoi prossimi obiettivi
Caroline Garcia è sicuramente stata una delle rivelazioni più piacevoli del 2022. Dopo un periodo difficile, la tennista francese è tornata ad esprimersi ad altissimi livelli fino a conquistare, in questa stagione, il titolo alle WTA Finals e nel 1000 di Cincinnati, la semifinale agli US Open e il successo in doppio al Roland Garros. Inoltre, è riuscita a portarsi nuovamente alla posizione numero 4 della classifica mondiale, il best ranking che aveva già raggiunto nel 2018.
“Aspirare a titoli più importanti è ciò che mi motiva davvero. È il motivo principale per cui mi alleno ogni giorno. Penso che il mio gioco possa ancora migliorare, sento di essere in grado di fare grandi cose. Dopo aver raggiunto le semifinali degli US Open e aver vinto le WTA Finals, vincere uno Slam è diventato un vero sogno, un sogno tangibile. Sì, la strada è molto lunga perché dovrei vincere sette partite per riuscirci, ma il percorso non è così diverso da quello che ho fatto per vincere le Finals” – ha confessato la ventinovenne di Saint-Germain-en-Laye nell’intervista rilasciata ad Eurosport.
“Le WTA Finals sono il mio più grande successo. Normalmente sono considerate il quinto più grande torneo dell’anno, solo dopo i Grand Slam. Il format è speciale. La partita contro Kasatkina sembrava un quarto di finale, chi ha vinto ha superato il turno. Devi vincere almeno quattro partite contro le prime 8 giocatrici in una settimana, quindi è molto intenso, ad esempio puoi vincere un Grande Slam senza battere nessuno dei primi 10 o dei primi 20 tennisti. Ecco perché questo titolo significa molto per me” – ha spiegato Garcia.
“Rispetto a cinque anni fa, ho una migliore comprensione di cosa può succedere. In quel periodo non ho affrontato tutto correttamente, ma ora posso approfittare di quell’esperienza negativa in un certo senso. Da quando sono tornata dopo l’infortunio al Roland Garros sono riuscita a vincere partite senza giocare il mio miglior tennis, ma soprattutto la mia identità in campo è molto chiara. Che funzioni o meno, so dove devo andare e come voglio giocare. Penso di essere molto più in grado di gestire questo stile di gioco, sia quando funziona che quando non funziona. Sono consapevole del mio atteggiamento, della mia identità, della presenza che devo mostrare per impormi. Nella mia testa le cose sono molto più chiare” – ha concluso.