Carlos Alcaraz sembra inarrestabile: 18-1 in stagione e, dopo aver vinto il titolo nel Masters 1000 di Indian Wells, lo ritroviamo in forma smagliante tra i migliori 4 nel Masters 1000 di Miami: le sue riflessioni sulla vittoria ottenuta ai danni di Taylor Fritz e sulla prossima sfida contro Jannik Sinner

Carlos Alcaraz sembra inarrestabile: 18-1 (sconfitto da Cameron Norrie in finale all’ATP 500 di Rio de Janeiro) in stagione e, dopo aver vinto il titolo nel Masters 1000 di Indian Wells, lo ritroviamo in forma smagliante tra i migliori 4 nel Masters 1000 di Miami: 6-4 6-2 a Taylor Fritz al termine di un incontro giocato alla perfezione dal murciano, che ha bisogno di confermare il titolo dello scorso anno se vuole restare numero 1 del mondo e non cedere nuovamente lo scettro a Novak Djokovic. Il suo prossimo avversario sarà proprio quel Jannik Sinner con ha già disputato alcune battaglie epoche, ad esempio quelle sui campi centrali di Wimbledon e US Open: “Andiamo molto d’accordo – ha commentato il 19enne di Murcia –. Anche se ci vediamo solo nei tornei e non abbiamo molte occasioni per parlare, c’è un bel rapporto tra noi. Mi piace giocare contro di lui, sono match belli sia da giocare che da guardare. Sono sicuro che ci affronteremo ancora molte volte in futuro ed entrambi lotteremo per grandi cose“.

Una riflessione anche sul match vinto e ben giocato contro Fritz. “La sospensione di ieri non mi ha condizionato. Sono tornato a casa al più presto per essere il più riposato possibile, non è stato un problema giocare il giorno dopo. Non sono rimasto sorpreso da come ho iniziato perché so qual è il mio livello. Fin da subito ho servito bene e sono stato solido da fondo campo. A lui solitamente piace dominare, perciò ho cercato di cominciare in quel modo per impedirglielo. Voglio giocare a questo livello“.

Alcaraz è spesso paragonato ai Big Three (Djokovic, Nadal, Federer) visti i suoi numeri strepitosi, ma ciò non ne condiziona affatto la mentalità e il percorso. “Pur essendo il numero uno del mondo, imparo ad ogni partita. E’ fantastico essere qui ed essere circondato da persone fantastiche. Perché ho sempre il sorriso? Mi piace scherzare con il mio team, anche durante le partite, per sorridere. E’ importante per la mia personalità e il mio tennis. Essere felice è una cosa naturale per me. Paragone con i Big Three? Non ci penso. Vado avanti per la mia strada e cerco di seguire il mio percorso, a prescindere da ciò che hanno fatto loro“.