Lo spagnolo ha come obiettivo minimo quello di raggiungere l’ultimo atto degli Australian Open, dove vorrebbe poi incrociare il numero 1 del mondo
Tra i pretendenti alla vittoria del primo Slam della stagione c’è senza dubbio anche Carlos Alcaraz. Già campione agli US Open 2022 e a Wimbledon lo scorso anno, lo spagnolo non si è mai spinto oltre il terzo turno a Melbourne e a partire dalla nuova stagione proverà a migliorarsi.
In conferenza stampa, il numero 2 del mondo ha parlato degli obiettivi da raggiungere agli Australian Open dove sogna una finale con Novak Djokovic.
“Abbiamo finito la stagione molto, molto tardi e preferisco prendermi una vacanza e qualche giorno per recuperare il mio corpo e la mia mente – ha detto lo spagnolo, arrivato a Melbourne senza disputare alcun torneo di preparazione -. Ovviamente preferisco fare un’ottima preparazione. Abbiamo anche discusso con la mia squadra di questo e abbiamo avuto bisogno di quasi quattro o cinque settimane di preseason per prepararci bene al primo Grande Slam quest’anno. Non abbiamo avuto quasi il tempo di fermarci e sarebbe stato molto difficile giocare un torneo precedente, quindi abbiamo scelto di venire direttamente qui. Non è necessario avere troppo ritmo prima di un grande evento, il che ovviamente aiuta, ma mi sento pronto a fare grandi cose in questo torneo“.
Un confronto con Sinner e Rune: “Holger ha la mia stessa età. Sinner ha solo due anni in più, quindi stiamo crescendo una buona generazione. Siamo la generazione successiva, non capisco come sia possibile che io abbia vinto due Slam e loro no. Voglio dire, sono in una buona posizione per vincere il Grande Slam, per vincere grandi cose, grandi tornei. Non so come spiegarlo“.
Sull’assenza di Juan Carlos Ferrero a Melbourne, operato al ginocchio e costretto al riposo: “È difficile non stare con lui. Ovviamente viaggia con me in quasi tutti i tornei. Probabilmente ne ha saltati solo uno o due l’anno scorso. Sarà difficile affrontare un grande torneo senza di lui. Ho Sam (Samuel López) con me, che è anche un grande allenatore. Era l’allenatore di Juan Carlos quando giocava. Mi fido di lui, credo in lui e anche in Juan Carlos. Voglio dire, penso che anche io posso imparare molto da lui. Vediamo come va. Come ho detto, mi fido di lui al 100%“.
Il sogno di una finale con Djokovic: “È una motivazione in più per me. Sono un ragazzo ambizioso. Voglio sempre giocare contro i migliori giocatori del mondo per vedere qual è il mio livello. Ovviamente è un buon test giocare contro di lui in posti o in tornei dove è quasi imbattuto. Voglio arrivare in finale e spero di giocarci contro. Sarebbe bellissimo ovviamente. Sapere che qui quasi nessuno è capace di batterlo è senza dubbio una motivazione in più“.