Dopo aver sconfitto Felix Auger-Aliassime e aver raggiunto le semifinali nel Masters 1000 di Indian Wells, Carlos Alcaraz ha parlato in conferenza stampa del match appena portato a casa e di quello che lo attende contro Jannik Sinner
Carlos Alcaraz aveva perso per tre volte su tre in carriera contro Felix Auger-Aliassime prima di ieri sera, ma il tabù è stato finalmente sfatato: un 6-4 6-4 maturato dopo 2 ore esatte di battaglia ha permesso al numero 2 del mondo di battere il canadese e di raggiungere le semifinali del Masters 1000 di Indian Wells per la seconda volta, bissando dunque il piazzamento ottenuto nel 2022, quando la sua corsa si infranse contro l’idolo d’infanza Rafael Nadal, oggi fermo ai box per un infortunio all’anca.
“Prima della partita ho visto i video, ovviamente, delle ultime partite che avevo giocato e perso contro di lui [Felix Auger-Aliassime] – ha affermato Alcaraz in conferenza stampa –. Ero molto concentrato prima di scendere in campo, volevo difendermi meglio rispetto a quanto avessi fatto nei nostri precedenti incontri, cercando di sfruttare le mie chance e di essere aggressivo nei momenti importanti, anche quando costretto a giocare con la seconda di servizio. Direi che le condizioni più lente qui mi hanno aiutato, mentre Felix aveva giocato molto meglio di me indoor l’anno scorso. Oggi ero davvero concentrato, vincere era molto importante per me. Se dovessi individuare la chiave del match, direi l’alto livello che sono riuscito a mantenere in risposta”.
Il prossimo avversario dello spagnolo sarà Jannik Sinner, avversario contro cui ha sofferto tantissimo l’anno scorso: dopo aver perso contro di lui a Wimbledon (6-1 6-4 6-7 6-3) e nella finale di Umago (6-7 6-1 6-1), Alcaraz ha finalmente sconfitto l’italiano agli US Open (6-3 6-7 6-7 7-5 6-3), ma non prima di aver affrontato un match point. “Mi piace molto affrontare Jannik – ha spiegato il 2 volte vincitore di Masters 1000 –. Come ho già detto, mi piace giocare partite dure, combattute e di alta qualità. Jannik è un grande giocatore, colpisce la palla in maniera impressionante. Giocare contro di lui mi stimola e mi diverte tanto: so che devo giocare al meglio delle mie possibilità, lui mi obbliga sempre a superare i miei limiti. Da un punto di vista tecnico, direi che io sono più veloce di lui nella corsa, ma dei due lui colpisce decisamente meglio”.
Qual è la superficie su cui Alcaraz esprime il meglio di sé? Secondo la maggior parte delle voci, è la terra battuta, ma il 19enne di Murcia la pensa di diversamente. “Mi considero un tennista che gioca meglio sul cemento: su questi campi, mi sento più a mio agio, il mio movimento e il mio stile di gioco funzionano meglio. Ho ottenuto ottimi risultati anche sulla terra battuta fortunatamente: l’obiettivo è quello di esprimermi al meglio delle mie possibilità in ogni torneo”.