Il giovanissimo spagnolo out al primo turno dopo aver superato le qualificazioni. Coach Ferrero: “Vedo molto bene il movimento italiano nel presente e nel futuro”.

Moroni show: “Sono stato più solido di lui”

Si ferma la corsa di Carlos Alcaraz Garfia al Challenger di Todi. Il giovanissimo spagnolo, dopo aver superato i turni di qualificazione, ha alzato bandiera bianca contro un solidissimo Gian Marco Moroni. Il classe 2003 negli scorsi giorni ha ripercorso il periodo dello stop non nascondendo le proprie ambizioni: “Prima di Todi ho disputato solo un torneo nazionale in Spagna, ma il circuito Challenger è un’altra cosa. Il lockdown? Mi sono allenato solo fisicamente per farmi trovare pronto dal punto di vista atletico al rientro in campo. Penso di poter già giocare ad alti livelli. Sono pronto per competere nel circuito ATP”.

Con il punteggio di 6-3 6-2 in appena 76 minuti di gioco, Moroni si è aggiudicato il pass per il secondo turno: “Sono partito molto bene sia nel primo sia nel secondo set strappandogli il servizio in apertura, sono stato più solido di lui. Avevo visto i suoi match nelle qualificazioni: ha un grandissimo dritto, risponde benissimo ed è molto forte di testa. E poi immagino che essere allenato e seguito da Juan Carlos Ferrero possa portargli enormi benefici”, ha dichiarato ‘Jimbo’.

Ecco i risultati del 17 agosto:

(3) Gaio b. Viola 3-6 6-3 7-5
Giannessi b. Janvier 6-2 6-3
Vilella Martinez b. (Q) Arnaboldi 6-3 7-6(3)
(6) Hoang b. Grenier 6-4 3-6 6-3

Altmaier b. (8) Giustino 3-6 6-3 6-2
Moroni b. (Q) Alcaraz 6-3 6-2
Benchetrit b. Mena 6-1 6-4
(4) Stebe b. (Q) Vavassori 6-1 6-3

Le parole di coach Juan Carlos Ferrero

L’ex numero 1 del mondo Juan Carlos Ferrero segue ormai da tempo il prodigio Alcaraz con cui si è recato a Todi per il primo torneo ufficiale dopo la ripresa: “Sono contentissimo di essere qui e della ripartenza dell’attività internazionale – ha ammesso Ferrero – Quelli passati sono stati mesi difficili, abbiamo fatto fatica a mantenere alte le motivazioni e la qualità degli allenamenti: finalmente siamo tornati. La crescita di Alcaraz Garfia? Sicuramente è stata molto rapida. Ha lavorato duro, è migliorato anche fisicamente e gioca un tennis di alto livello. Sento che è in fiducia ed è consapevole di poter competere con giocatori più grandi e di classifica più alta della sua”.

Sul momento florido del tennis italiano: “La Federazione italiana e gli organizzatori dei tornei sono stati bravi a dare tante chance agli azzurrini di disputare competizioni nel proprio Paese. Sono tanti gli atleti italiani, giovani e meno giovani, che sono migliorati e si fanno notare nel circuito. Vedo molto bene il movimento tennistico italiano nel presente e nel futuro. Il tennis è cambiato molto rispetto a quando giocavo io. Una volta era più facile emergere intorno ai 18 anni. Spero che le giovani stelle del circuito Junior possano bruciare le tappe arrivando presto ai vertici tra i professionisti”.