Carlos Alcaraz è stato intervistato da Arab News, emittente al quale ha potuto descrivere le sue sensazioni del momento e il bilancio della sua stagione

Carlos Alcaraz, che ha dovuto saltare le Nitto ATP Finals e le Davis Cup Finals per un infortunio agli addominali procuratosi durante il Masters 1000 di Parigi-Bercy, ha quasi del tutto recuperato da questo problema fisico ed è pronto al ritorno in campo, che avverrà in occasione del Mubadala World Tennis Championships, torneo d’esibizione che si disputerà, dal 16 al 18 dicembre, in quel di Abu Dhabi. Il murciano, al di là di questo piccolo introppo conclusivo, ha vissuto una stagione da favola: si è laureato campione agli US Open, al Masters 1000 di Miami e al Masters 1000 di Madrid, oltre che nell’ATP 500 di Rio de Janeiro e nell’ATP 500 di Barcellona, chiudendo il 2022 come numero 1 del mondo, unico tennista di sermpe a riuscirci prima dei 20 anni. Il 19enne iberico è stato intervistato da Arab News, emittente al quale ha potuto descrivere le sue sensazioni del momento e il bilancio della sua stagione.

“Ciò che sta accadendo – ha raccontato il primatista del ranking – sembra un sogno per me. Onestamente, ci sono così tante volte che penso all’anno appena vissuto, alla mia posizione in questo momento, e ancora non riesco a crederci. Penso: ‘È tutto vero? Sono numero 1 del mondo? Forse sto sognando’. È qualcosa che devo ancora realizzare. Ho giocato tanti tornei e non ho avuto il tempo di realizzare al 100% ciò che è successo agli US Open. Naturalmente, è stata una sensazione indescrivibile. Tutto quello che posso dire è che nulla è cambiato per me come persona e come atleta. Ovviamente sì, tutti i giocatori vogliono battere il numero 1 del mondo. Dopo gli US Open, ho avvertito che tutti volevano affrontarmi per provare a battermi. È per questo che devo essere preparato sempre, ancora più rispetto a prima”.

Grande stima, inoltre, per Iga Swiatek, numero 1 del mondo nel tennis femminile: “La sua stagione è stata incredibile, ha siglato credo il record per la più lunga striscia di vittorie di questo secolo. È fantastico, vorrei riuscirci anch’io, non perdere la prima posizione. Ma penso che sia quasi impossibile: so che ci sarà qualcun altro un giorno al mio posto, ma cercherò di essere numero 1 per tanto tempo”.