Lo spagnolo si è confessato in un’intervista rilasciata all’ATP, pochi giorni dopo il successo agli US Open che gli ha regalato la vetta del ranking e il primo titolo Slam
Con la vittoria su Casper Ruud nella finale degli US Open, Carlos Alcaraz ha festeggiato il suo primo titolo Slam e la prima posizione del ranking mondiale. A 19 anni e 4 mesi, lo spagnolo è infatti diventato il più giovane numero 1 della storia, battendo il precedente record di Lleyton Hewitt, che ci riuscì anni 20 anni e 8 mesi.
“Prima di ogni partita non ho una routine particolare: faccio il mio riscaldamento, in cui cerco di fare sempre la stessa cosa e cerco di essere sempre nello stesso posto con la mia squadra. Se ho voglia di ascoltare musica, lo faccio, se no non lo faccio – ha dichiarato Alcaraz in un’intervista rilasciata all’ATP, durante la quale ha confessato anche qualche sua piccola superstizione -: Durante ogni partita ho delle superstizioni, tipo scegliere sempre quattro palline e lanciarle cinque volte. Le bottiglie devono essere in un ordine particolare e devo dare un morso alla barretta energetica prima che alla banana“.
“Sono una persona abbastanza semplice e quello che mi diverte di più è stare seduto su una panchina con cinque o sei amici, in casa o in macchina, parlare piano e raccontare aneddoti, è questo che mi rende felice. Sinceramente, ho paura del fallimento. Questa è una delle mie più grandi paure, deludere le persone. Anche se sono il numero uno al mondo e ho vinto uno Slam, ci saranno tornei in cui non sarò all’altezza delle aspettative. Soprattutto, non voglio deludere le persone intorno a me” – ha continuato lo spagnolo.
Carlitos ha poi concluso: “Sarei entusiasta di giocare contro Federer, oltre a battere un giocatore dei Big Three in un Grande Slam. L’ho sempre detto che per essere il migliore devi saper battere i migliori“.