In un’intervista rilasciata a Marca, Carlos Alcaraz ha designato Jannik Sinner e Alexander Zverev come i suoi principali rivali nel presente e nel futuro
Carlos Alcaraz è, senza ombra di dubbio, il personaggio del momento: il 19enne di Murcia, poco più di una settimana fa, è stato in grado di vincere, agli US Open, il primo titolo Slam della sua carriera, diventando il numero 1 più giovane della storia del tennis. Lo spagnolo, allora, è stato intervistato da Marca, emittente con il quale ha potuto riflettere su alcune tematiche riguardanti lo sport di cui lui è protagonista, a partire da come ha festeggiato il trofeo appena conquistato. “Sognavo di essere il numero 1 al mondo – ha riferito Alcaraz –, di vincere un torneo del Grande Slam, ora che ce l’ho fatta è tempo di continuare a sognare, continuare a vincere tornei Major e non solo. Cercherò di essere tra i migliori il più a lungo possibile, e quante più settimane possibile al numero 1. La notte in cui ho centrato tale obiettivo ho avuto la fortuna di avere mio padre, i miei zii, anche mio fratello, tutta la mia squadra ed alcuni amici al mio fianco. Abbiamo cenato al ristorante di un amico a New York, ma non ho avuto tempo per festeggiamenti particolari”.
In una precedente intervista, l’iberico aveva dichiarato di voler a tutti i costi sfidare Roger Federer, sogno che non si realizzerà visto l’imminente ritiro dell’elvetico. “Ho sempre voluto affrontarlo, non sarà possibile, ma meglio così che incappare in una sconfitta. Federer è talento allo stato puro, classe, eleganza. Per come gioca, ha saputo resistere davvero a lungo. Non si è ritirato in nessuna partita in carriera e io, invece, già in una l’ho dovuto fare. È un regalo che è stato fatto a noi amanti del tennis. Sono orgoglioso di averlo seguito per tutta la mia infanzia, posso solo ringraziarlo per quello che ha dato al nostro sport. Confronto con lui, Djokovic e Nadal? Non lo vivo come una pressione, io mi diverto a giocare a tennis. Molte volte sorrido nei momenti di tensione delle partite, perchè stare in campo mi fa divertire. Non so in cosa mi possa paragonare ai Big Three. Loro sono lì da 20 anni, hanno vinto tutto e io sto solo iniziando. Non ha senso, io voglio solo proseguire per la mia strada. Mi confronto con loro sul fatto che dobbiamo migliorare giorno dopo giorno. Loro hanno continuato a farlo sempre. Il tennis si evolve e devi saper migliorare giorno dopo giorno”.
E chi saranno i Big Three dopo il ritiro dei tre alieni? Alcaraz non ha dubbi. “Saremo io Sinner e Zverev. Con Jannik ci sarà una bella rivalità. Le nostre partite sono sempre spettacolari da vedere per il pubblico, con tanti bei colpi e tanta intensità anche a livello fisico. Per quel che mi riguarda, ora ho più fiducia in me stesso, sono più sicuro dei miei colpi. I rivali mi vedevano come il giovane che sparava e basta, che sentiva la pressione di non voler perdere e giocava un po’ al di sotto delle sue possibilità per questo motivo. Ora mi vedono come un giocatore importante e sono loro ora a vivere senza pressione. Io sono il numero 1 e questo li motiva perché non hanno niente da perdere”.
Infine, alcune anticipazioni su quelli che saranno i suoi ultimi tornei della stagione. “Giocherò Astana, Basilea, Parigi-Bercy, ATP Finals e Davis Cup, cercando di finire l’anno da numero 1. Laver Cup? Se ne parlava, mi sarebbe piaciuto giocarla, ma abbiamo deciso di non andare per motivi sportivi. Devo riposarmi. È difficile mantenere un livello altissimo tutto l’anno. Ho una squadra dietro di me per prepararmi a questo. Ho sempre voluto essere in quelle posizioni e giocare con i campioni che ho visto in TV. Non è sacrificio, né fatica, bensì quello che ho sempre sognato. Il tennis è la mia vita, è lo sport che amo. La maggior parte dei giorni non è uno sforzo. Nei giorni in cui non hai voglia di alzarti da letto, devi spronarti e fare ciò che ti fa stare bene”.