Camilla Castracani da Pavia, ma cresciuta tennisticamente in Canada, è una delle tante promesse della racchetta presenti al Lemon Bowl
La lettera a Babbo Natale
“A Babbo Natale ho chiesto di partecipare al Lemon Bowl”. Una richiesta, quella di Camilla Castracani, che racchiude l’essenza di questo sport. La giovane tennista classe 2010 non ha dubbi a riguardo, è questo il regalo più bello che si possa fare ad una piccola grande appassionata di tennis: concedersi una settimana di competizione, di sano agonismo e di divertimento nella storica cornice del circolo New Penta 2000.
L’aria che si respira in una delle più importanti manifestazioni internazionali a livello giovanile è festosa e gioviale: i campioni del futuro si sfidano a suon di vincenti e recuperi mozzafiato, portando con sé storie e racconti da ogni angolo del mondo.
Da Pavia al Canada
Camilla Castracani è nata a Pavia, ma la sua formazione agonistica è di matrice prettamente canadese: mamma Alessia e papà Gerio hanno deciso di lasciare l’Italia a causa di sopraggiunti impegni lavorativi, lasciando che fosse la cultura d’oltre-oceano ad influenzare il processo di crescita di Camilla. Non aveva ancora 5 anni quando la piccola tennista lombarda impugnò per la prima volta la racchetta da tennis, in una nazione storicamente votata alla sportività e particolarmente attenta al processo di crescita di ogni atleta. Nel paese che recentemente, per citarne alcuni, ha sfornato talenti come Denis Shapovalov e Bianca Andreescu, Camilla ha trovato nel rigoroso Zdenek Bukal la giusta figura da seguire per migliorarsi come persona e come agonista. “È stato lui il primo ad accorgersi delle potenzialità di nostra figlia – ha dichiarato la madre – siamo contenti perché la vediamo felice e contenta quando si allena. A noi basta questo, poi se son rose foriranno”.
Il sogno nel cassetto
A seguito di un ulteriore spostamento del nucleo familiare, la giovane tennista attualmente si allena alla Magic Lincer Tennis Academy, importante centro sportivo nel Connecticut che la sta guidando in quelle che sono le fasi cruciali per il suo sviluppo tennistico e non. Oltre a ben figurare nell’edizione 2020 del Lemon Bowl, Camilla vanta un secondo posto nel torneo “Little Mo”, suo primo torneo internazionale svolto in Florida.
Una bambina timida fuori dal campo ma estremamente tenace e vogliosa sul rettangolo da gioco, che preferisce allenarsi e specializzarsi, com’è naturale che sia, sul cemento outdoor piuttosto che sulla terra battuta. In attesa, come ogni bambino che si rispetti, di coronare il suo sogno: vincere gli Us Open.