Le parole della tennista marchigiana nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, tra critiche social, obiettivi futuri e l’importanza della famiglia
Pochi giorni fa, Camila Giorgi è stata una delle principali protagoniste della vittoria dell’Italia a Bratislava che ha regalato alle azzurre la qualificazione alle fasi finali della Billie Jean King Cup. In attesa di tornare in campo in occasione del Mutua Madrid Open, la trentunenne di Macerata si è raccontata in un’interessante intervista al Corriere della Sera. “Non ricordo nulla dei miei match: appena finito, rimuovo tutto. I miei genitori mi hanno insegnato che la vita è molto più del tennis – ha confessato l’ex numero 26 del mondo -. È diventata meme sui social una mia frase: “I don’t follow tennis”, non mi occupo di tennis. Nel senso che finito il torneo, parlo d’altro. È normale. Un trofeo in più non mi stravolge l’esistenza, il tennis è un lavoro e vincere mi fa piacere, ovvio, ma il senso della vita è un altro. Ogni volta che vinco un titolo, mi chiedono: cosa cambia ora? Non cambia niente! Cambia che domani faccio un’altra cosa“.
Sull’importanza della famiglia: “Siamo una famiglia molto unita. Abbiamo un’intesa unica, una comunicazione continua. Mamma, che non si interessa di sport, è il nostro lato artistico: il marchio Giomila è ormai ben avviato, oggi lei disegna i vestitini solo per me. Parliamo sempre del babbo, dicono che mi controlla, che è dispotico. Falso. Gli dedico ogni successo, mi allena da sempre, in me ha creduto sin dall’inizio: gli devo tutto. Non è vero che mi chiede di giocare fino a quarant’anni: non ho nessuna restrizione, l’ultima parola è sempre mia“.
Sull’odio social e sulla vicenda Berrettini-Satta: “Come puoi criticare una persona che non conosci, e che magari si è presa del tempo per sé come Matteo? Io se non mi piace qualcuno resto chilometri lontana, ma dietro una tastiera si può nascondere chiunque e qualsiasi cosa. Anche una grande tristezza. Viviamo in un mondo così: si fa tutto nell’anonimato, di nascosto, è avvilente. C’è tanta invidia in giro, la gente parla senza conoscerci e senza sapere. A me non cambia niente. Io sono impermeabile alle critiche, freddissima“.
Sulle polemiche per la vicenda dei vaccini: “Le indagini in corso sono sulla dottoressa vicentina, che per coprirsi le spalle ha fatto i nomi dei personaggi famosi, non su di me. Io sono vaccinata in diversi posti: vaccinata e tranquilla, sennò non avrei potuto giocare in questi mesi, come ho fatto. Per me questa storia è finita“.
Progetti futuri: “Ho tanti progetti, da costruire poco a poco. Mi piace scrivere per hobby: un romanzo per bambini è tra i miei sogni. Non mi metto fretta, giocherò a tennis finché ne ho voglia. Poi mi vedo in campo con i piccoli e le persone con disabilità. Un domani vorrei dedicarmi soprattutto a questo“.