Matteo Berrettini, vincitore in quattro set su Hugo Grenier, sfiderà Andy Murray nel terzo turno degli US Open: l’azzurro ha dichiarato di essersi allenato con lo scozzese poco prima del torneo e di aver notato in lui netti miglioramenti rispetto al recente passato

Matteo Berrettini, grazie al successo ottenuto in quattro set contro il francese Hugo Grenier, ha conquistato un posto tra i qualificati al terzo turno degli US Open, il che accade per il quarto anno di fila e per il settimo Major consecutivo: era il 2020, agli Australian Open, quando l’azzurro perdeva per l’ultima volta in un secondo turno Slam, quella volta sotto i colpi dello statunitense Tennys Sandgren. Il livello espresso dal tennista romano non è stato eccellente nel corso dell’ultima sfida e certamente servirà un Berrettini migliore al terzo turno, quando, dall’altra parte della rete, ci sarà niente meno che Andy Murray, il quale, dal canto suo, ha più che convinto nel corso dei suoi primi due match. I due si sono già affrontati tre volte (2-1 Berrettini nei precedenti), ma soprattutto si sono allenati più volte, una proprio a pochi giorni dall’inizio del torneo. Intervistato in conferenza stampa, il semifinalista degli Australian Open ha apertamente dichiarato tutta l’ammirazione che nutre nei confronti del campione dell’edizione 2012, il cui livello sembra molto, molto alto alla vigilia della gara contro il nostro portacolori.

“Abbiamo sempre giocato in diverse condizioni – ha riferito alla stampa il numero 14 del mondo –: sul cemento di Pechino nel 2019, al meglio dei tre set, poi due volte sull’erba, tutti match molto lottati. Andy è in condizioni migliori adesso rispetto a quanto non lo fosse prima, soprattutto un anno fa. Non starò certo qui a ricordarvi tutto quello che ha vinto nel corso della sua carriera: è una leggenda dello sport. Mi piace sempre giocare qui a New York, soprattutto sui campi principali e nei turni importanti, anche se stavolta so che sarà molto dura. Io e Andy siamo amici, non così stretti ma abbiamo un buon rapporto. Sappiamo tutti quanto abbia dovuto lavorare per poter tornare a giocare dopo quella pazzesca operazione all’anca. Mentalmente anche deve aver sofferto molto, ma la sua storia è di grande ispirazione per tutti noi. Per me è ancora un sogno poter giocare contro questi tennisti, ricordo come se fosse ieri quando mio fratello fece il riscaldamento con Paolo Lorenzi prima della partita di quest’ultimo contro Murray. Fatico ancora fatica a pensare che domani lo affronterò per la quarta volta in carriera. Ammiro molto i tennisti che, come Andy, hanno una forte etica del lavoro, anch’io sono così. Ci siamo anche allenati insieme poco prima del torneo sul Louis Armstrong e posso assicurarvi che il suo livello è altissimo in questi giorni, fisicamente sta molto bene. Abbiamo giocato un set ad alta intensità e l’ho vinto al tiebreak, il che vuol dire che mi aspetto un match molto equilibrato”.