Tre anni dopo la vittoria su Medvedev, Benjamin Bonzi è tornato a vincere un match in un tabellone slam. Ecco chi è il prossimo avversario di Jannik Sinner

Da Medvedev a Ruusuvuori: lo slancio sulla terra di casa

La scalata di Benjamin Bonzi riparte da casa. Nato il 9 giugno 1996, all’età di 24 anni il tennista di Nimes tornerà in top 200 a tre anni di distanza dal raggiungimento della 176° posizione della classifica Mondiale, ad oggi suo best ranking. Come oggi, anche nel 2017 Bonzi trovò forte slancio grazie allo slam di casa; la wild card ricevuta fruttò con la vittoria su Daniil Medvedev (ritiro del russo nel quarto set). Due giorni dopo fu sconfitta contro Albert Ramos, netto 6-2 6-1 6-1 per l’iberico; ma Bonzi diversi anni prima incapace di fare breccia nella top 20 Under 18, riuscì ad avvicinarsi alla barriera dei primi duecento, superata nelle settimane successive con i quarti di finale Challenger di Marburg e Perugia.

L’anno seguente il transalpino faticò a tenere la classifica, ma inanellò un inedito exploit nelle qualificazioni di Wimbledon. A cinque anni di distanza dall’ultimo match giocato su erba, proprio nel tabellone juniores dei Championship, Bonzi riuscì a staccare il pass per il main draw battendo in serie Yosuke Watanuki, Alexander Bublik e James Ward. In tabellone principale fu sconfitta contro Lukas Lacko, al quale strappò solamente un set. Quella britannica fu una parentesi isolata, seguirono infatti mesi complicati dove non furono sufficienti i risultati ottenuti a livello Futures. Al gradino superiore la finale di Drummondville è un caso isolato, da ottobre 2018 a gennaio 2020 Bonzi giocherà un totale di ventitré Challenger senza riuscire ad approdare ai quarti di finale.

Il nuovo anno, iniziato dalla 359° posizione del ranking ATP ha visto Bonzi raccogliere un solo successo nelle prime quattro uscite divise tra Manacor, Rennes e Quimper. L’illuminazione arriva in oriente, passa in sordina il titolo di Nonthaburi, decimo sigillo a livello Futures. Sorprende invece, e non poco, la finale Challenger a Bangalore che varrà un balzo di oltre cento posizioni in classifica. Sul cemento indiano i successi ottenuti su Sugita e Travaglia, entrambi top 100, conducono all’atto finale dove è però James Duckworth ad avere la maglio. Le settimane successive portano in dote il quarto di finale di Pau, la vittoria nel 25mila dollari di Potchefstroom e due vittorie nell’omonimo Challenger interrotto con il diffondersi della pandemia: una serie di risultati che ha consentito a Benjamin di essere numero 218 del mondo all’interruzione dell’attività internazionale.

La sfida con Sinner per celebrare il ritorno in top 200

La recente crescita di Bonzi non è casuale, comprovati gli effetti della collaborazione iniziata ad ottobre 2019 con Lionel Zimbler. L’ex coach di Benoit Paire ha convinto il nuovo protetto a lasciare Tolosa per stabilirsi a Aix-en-Provence e ad inizio 2020 i risultati gli hanno subito dato ragione. Un paio di mesi dopo la ripresa del circuito Benjamin si è tolto un’ulteriore soddisfazione tornando in un main draw slam. I successi su Zdenek Kolar e Ivo Karlovic seguite dal walkover di Roberto Marcora gli hanno permesso di entrare in tabellone, ma è niente in confronto all’inatteso successo strappato nel primo turno ai danni del finlandese Emil Ruusuvuori con lo score di 6-2 6-4 4-6 6-4.

Battuto uno degli emergenti più in vista del 2020, Bonzi nel secondo round se la dovrà vedere con Jannik Sinner volto della nuova tornata di Next Gen. L’altoatesino parte indubbiamente favorito, parlano la classifica e la netta vittoria su David Goffin che ha evidenziato lo stato di forma dell’allievo di Piatti. Sul fronte francese, Zimbler elogia la permeabilità di Bonzi; caratteristica che potrebbe tornare utile nel prendere le misure su Jannik che qualora dovesse ritrovarsi incartato potrebbe incontrare qualche difficoltà nella riformulazione del piano partita, almeno nell’immediato.

A fine torneo il 24enne d’oltralpe tornerà in top 200, traguardo per il quale l’influenza della nuova guida è stata decisiva: Unirmi a Lionel è stata la scelta giusta. Abbiamo cambiato molte cose, la sua esperienza mi ha aiutato a crescere sul piano tattico e mentale. I risultati adesso stanno arrivando”. Le parole di Bonzi che al netto del recente sviluppo non dovrebbe essere una minaccia per Sinner: “Jannik è già arrivato molto in alto considerando l’età, cosa posso dire? Di certo sono io l’outsider”. Aveva già commentato Benjamin dopo la vittoria su Ruusuvuori. L’appuntamento è fissato per mercoledì 30 settembre il vincente del confronto nel terzo turno se la dovrà vedere con uno tra Federico Coria e Benoit Paire.