Il direttore de Il Tennis Italiano, Stefano Semeraro ha ospitato in live Facebok Benito-Perez Barbadillo, ex Tour Manager Atp ora responsabile della comunicazione di Rafa Nadal e altri atleti.
“Rafa era triste per questa situazione, lo abbiamo incoraggiato a fare qualcosa”
Il direttore de Il Tennis Italiano, Stefano Semeraro ha ospitato in live Facebok Benito-Perez Barbadillo, ex Tour Manager Atp ora responsabile della comunicazione di Rafa Nadal e altri atleti. L’intervento è iniziato con il racconto della trasferta nord-americana prima dell’interruzione del circuito: “Quando siamo arrivati ad Acapulco la situazione in Italia stava già peggiorando, ricordo la sorpresa di Rafa quando glielo feci notare – racconta Benito – In Messico tra l’altro ho avuto la febbre però mi sono rimesso quasi subito. Dopo il torneo siamo andati ad Atlanta per un’esibizione con Dimitrov e poi ad Indian Wells. Quando hanno cancellato il torneo ancora non c’erano tanti casi negli USA, ma da quel momento è successo tutto velocemente. Rafa è subito tornato a casa, Io sono andato a Miami dopo pochi giorni però con il passare del tempo la finestra per rientrare si riduceva e alla fine ho preferito evitare complicazioni e rientrare. Ora sono in quarantena a Montecarlo”.
Perez-Barbadillo ha poi raccontato come Nadal sta vivendo questo periodo: “All’inizio era veramente triste per la situazione, prima per quella dell’Italia e poi per la Spagna dove il virus non è stato gestito benissimo – svela Benito nel corso della diretta – In questo periodo stiamo facendo tantissime videoconferenze ed io insieme a suo papà e Carlos Costa lo abbiamo spinto a fare qualcosa. Lui ha deciso così di contattare tutti gli sportivi, partendo da Pau Gasol e di fare qualcosa per raccogliere fondi destinati alla croce rossa spagnola. Adesso grazie alla disponibilità di due radio sta facendo interventi molto belli con altri atleti in questi programmi sportivi che solitamente vanno in onda alle ore 23:00, tra l’altro recentemente è intervenuto anche Djokovic”.
“Senza vaccino non possono giocarsi tornei a livello globale”
Parlando invece della rivalità tra i big 3, Benito confessa un po’ di dispiacere per alcune situazioni dove il tifo contro prevale su quello a favore del proprio preferito: “Proprio Rafa mi ha insegnato come rispettare i rivali. La gente dovrebbe godersi il tennis, capisco avere un tennista preferito, ma non comprendo come sia possibile desiderare così tanto che qualcuno perda – spiega Benito – Naturalmente se Roger non vince uno slam anche noi dalla parte di Rafa siamo contenti essendo in lotta per il primato, ma quando vince siamo i primi ad andare a congratularci. La rivalità deve finire nel campo da tennis e non proseguire dopo”. Al riguardo il founder di B1PR racconta due aneddoti: “A Melbourne quest’anno ho incrociato madre e figlia con la bandiera svizzera per Roger e parlando ho detto di essere spagnolo. Loro con grande naturalezza hanno detto dopo Federer di tifare per Rafa. Invece un aneddoto che riguarda tutti i big 3 risale al periodo in cui volevano declassare il torneo di Montecarlo. Decisero di fare un meeting in camera d’albergo e il giorno dopo si schierarono contro l’ATP su questa questione riuscendo a salvare lo status del torneo”.
“La prima preoccupazione deve essere la salute perché dobbiamo rimetterci in piedi e bisogna capire cosa faranno i governi per far ripartire tutto – le parole di Benito in ottica di un’eventuale ripresa – Senza vaccino non ci sarà soluzione e non potranno esserci tornei a livello globale, ma neanche campionati nazionali nel calcio. Per me non si giocheranno gli US Open e rischia molto anche il Roland Garros. Per tenere il tennis vivo si potrebbero giocare delle esibizioni”.