Barbora Krejcikova, che ha fatto suo il WTA 250 di Tallinn, ha raccontato l’emozione di essere tornata al successo dopo l’infortunio al gomito
La stagione 2022 di Barbora Krejcikova è stata tutto l’opposto rispetto a quella precedente, un 2021 in cui ha conquistato il Roland Garros ed è diventata numero 2 del mondo. L’annata, iniziata bene con la finale di Sydney, si è subito trasformata in un incubo a causa di un grave infortunio al gomito, che l’ha gettata fuori dalla Top 20 per la prima volta proprio dal giorno in cui vinse lo Slam parigino. Finché finalmente, nel WTA 250 di Tallinn, un titolo un po’ inaspettato ne ha cambiato in buona parte le prospettive. Non lasciamoci ingannare da quel ‘250’: il torneo è stato difficilissimo, avendo proposto alla ceca sfide con Ajla Tomljanovic, Marta Kostyuk, Beatriz Haddad Maia, Belinda Bencic e, dulcis in fundo, Anett Kontaveit (padrona di casa) in finale. Eppure Krejcikova ha conquistato il quarto trofeo della sua carriera, il primo negli ultimi quattordici mesi, tra l’altro lasciando per strada solo un set.
“Sono davvero orgogliosa di come sono riuscita a salire di livello nel corso della settimana. Mi aspettavo che Anett [Kontaveit] giocasse molto velocemente sin dall’inizio, sapevo che avrebbe cercato di mettermi pressione fin dalla prima palla, quindi ho solo cercato di fare il mio gioco e di far fallire la sua strategia. Volevo davvero scendere in campo e mostrare alla gente il mio miglior tennis. Soprattutto, volevo godermi quella finale, perché mi ci era voluto un dispendio di energie notevole per raggiungerla”, ha affermato l’attuale 23esima forza del ranking al sito ufficiale della WTA.
Un bel riscatto, giunto al termine di una stagione in cui la fortuna non è stata affatto dalla sua parte. Dopo quello splendido 2021, l’infortunio ha costretto Krejcikova a ricominciare da zero, con una classifica ben diversa rispetto a quella che si era costruita un anno fa. “Ogni trofeo è speciale, soprattutto quelli ottenuti in singolare e, ancora di più, in questo particolare momento per me. Quest’anno è stato davvero complesso, quindi questo trofeo a Tallinn significa molto. È stata una settimana incredibilmente difficile, ma allo stesso tempo molto speciale”, ha concluso la ceca, molto sorridente ed emozionata.