Le parole del coach del numero uno d’Italia in un’intervista rilasciata a ‘La Stampa’ alla vigilia della semifinale degli Australian Open contro Rafael Nadal
È partito il conto alla rovescia per la sfida tra Matteo Berrettini e Rafael Nadal. Il remake della sfida giocata a New York tre anni fa si preannuncia questa volta molto diverso rispetto all’unico confronto diretto disputato tra i due, nel quale l’azzurro era al debutto assoluto in un penultimo atto Slam. Alla vigilia della prima semifinale maschile agli Australian Open 2022, in programma alle ore 04:30 italiane sulla Rod Laver Arena di Melbourne, Vincenzo Santopadre, coach del numero uno d’Italia, ha presentato il match in un’intervista rilascia a ‘La Stampa’.
“La cosa più importante per Matteo sarà reggere il confronto sul piano della presenza – afferma Vincenzo -. Appena cali sotto quel profilo, Rafa ti mangia, quindi il piano tattico passa quasi in secondo piano. Certo, dovrà fare affidamento sui suoi punti forti, il servizio, il diritto. Soprattutto dovrà colpire ogni palla con il piede sull’acceleratore. Dovrà attaccare: non con furia cieca o come un toro nella corrida, ma mantenendo la lucidità. A Matteo piace giocare contro Rafa. Ci si ‘incastra bene’, anche in allenamento, ha le armi per contrastarlo. Ovvio che Nadal è Nadal, ti porta sempre all’estremo, a volte oltre – sottolinea Santopadre –. Non ti regala non dico un punto ma un solo colpo. Però a New York, Matteo riuscì a tenergli testa per un set, era anche avanti nel tie-break e poi Rafa prese il largo. Matteo da allora è cresciuto, sotto tutti i punti di vista. Cosa gli dirò prima del match? Gli ripeterò che sono anni che vogliamo vivere partite come queste. E che ora è arrivato il momento” chiosa Vincenzo Santopadre.