Il CEO di Tennis Australia, intervistato da Associated Press, ha parlato delle varie possibilità per lo svolgimento del primo slam del 2021

Mentre la stagione 2020 del tennis prosegue con vari tornei europei e qualche difficoltà dovuta al prepotente ritorno della pandemia anche nel vecchio continente, in Australia si continua a pensare a come strutturare gli eventi nel mese di gennaio, tra cui spiccano gli Australian Open. La situazione appare complicata, viste le stringenti norme sulla quarantena previste in Australia e la mancanza di un accordo tra il mondo del tennis e le istituzioni locali per avere regole meno ferree.

Di questo ha parlato Craig Tiley in un’intervista ad “Associated Press”, in cui ha spiegato come al momento non sia sicura la possibilità di organizzare l’ATP Cup in diverse città nelle settimane che precedono gli Australian Open, l’evento di punta del mese di gennaio. Se un giocatore deve essere bloccato in un hotel per due settimane appena prima della sua stagione, allora non si potrà giocare – ha spiegato il CEO di Tennis Australia -. Non puoi chiedere ai giocatori di stare in quarantena per due settimane e poi uscire ed essere pronti a giocare un Grande Slam”.

Tiley ha però spiegato che non intende mettere in discussione la quarantena di due settimane, bensì la possibilità di allenarsi in quel periodo, fattore imprescindibile per la preparazione al torneo. “Accettiamo completamente che chiunque provenga dall’estero debba avere due settimane in quarantena – ha affermato -, ciò che stiamo negoziando, o ciò su cui stiamo cercando di avere un accordo, è di poter creare un ambiente di quarantena in cui i giocatori possano allenarsi e andare tra l’hotel e i campi in quelle due settimane“.

Tiley ha poi parlato dell’ATP Cup, evento nato l’anno scorso e programmato in più città australiane. “Dobbiamo sapere nelle prossime due settimane, forse un mese, se ci sarà la possibilità di organizzare il torneo in più località – ha detto –. Se non potremo organizzare un evento su più città, dovremo riconsiderare tutto“. Una delle ipotesi sembrerebbe quindi quella di spostare tutto a Melbourne, come è stato fatto tra agosto e settembre per il torneo di Cincinnati, disputatosi a New York prima degli Australian Open.