La wild card francese si regala una notte da sogno sulla Margaret Court Arena battendo il numero 8 del mondo

Re Artù(r) Cazaux brilla sulla Margaret Court Arena di Melbourne: una notte da favola per il tennista francese, premiato dalla sua federazione con l’unica wild card a disposizione per il tabellone principale. Una wild card che non si poteva spendere meglio vista la resa: successo al primo turno contro Laslo Djere che è valsa la prima vittoria in uno Slam e oggi l’impresa contro Holger Rune che è piegato con il punteggio di 7-6(4) 6-4 4-6 6-3. Il suo coach Stéphane Huet era consapevole già prima del match delle possibilità che poteva avere il suo assistito e a L’Equipe aveva raccontato qualcosa su questo classe 2004: “Arthur deve mantenere una grande intensità nello scambio da fondocampo e cogliere le poche opportunità che Rune concederà. Dovrà servire alla grande, come nel primo set con Djere in cui ha messo il 70% di prime in campo. Dovrà spingere e prendersi dei rischi, venire a rete. Se riuscirà a gestire le sue emozioni, l’importanza del match e il palcoscenico è un match da 50 e 50″. Detto, fatto: Cazaux non ha mai tremato, perdendo una sola volta il servizio in tutto il match, mettendo in campo 18 ace e vincendo l’82% di punti con la prima. Così come le discese a rete sono state proficue: 18 punti su 25 sortite.

Dopo questo successo Cazaux sale al numero 101 del mondo nella classifica virtuale, lui che aveva cominciato la stagione nel migliore dei modi, vincendo un titolo Challenger a Noumea. Ha svolto la preparazione a Dubai, in mezzo ai grandi giocatori ed è volato direttamente in Oceania per cominciare l’anno, dopo aver chiuso tardi il 2023, essendo alternate alle Next Gen Finals di Gedda. Ai microfoni dell’ATP ha raccontato di essere stato aiutato in questa ascesa anche dall’aver praticato pallamano in passato: “Ci ho giocato fino a undici anni per sette anni, mi ha aiutato per l’agilità, la velocità e i riflessi“. Era talentuoso e giocava per una delle squadre più prestigiose in Francia, ma sentiva che la sua vocazione era il tennis, che portava avanti parallelamente alla pallamano: ha iniziato a giocarci dopo aver visto Rafa Nadal al Roland Garros. “Ho scelto di proseguire solo con il tennis perché sei da solo e tutte le responsabilità sono unicamente tue“. Adesso la stella del francese è decollata e chissà dove potrà arrivare.