Percorso sempre più netto per il numero 1 d’Italia, che supera anche i quarti di finale senza perdere un set: contro Djokovic la prima semifinale a Melbourne
Jannik Sinner è in semifinale agli Australian Open: successo su Andrey Rublev con il punteggio di 6-4 7-6(5) 6-3 in 2 ore e 41 minuti di gioco. Il numero 1 d’Italia ha dovuto attendere più del previsto per scendere in campo, a causa del prolungarsi delle partite in programma sulla Rod Laver Arena, ma non ha comunque tradito le aspettative riuscendo a tenere altissima la concentrazione sin dalle battute iniziali del match. Un po’ di preoccupazione nel secondo set per un problema agli addominali, che però sembrerebbe essere nulla di grave, visto anche il livello di gioco messo in mostra dall’altoatesino nel resto del match.
Sinner diventa così il secondo italiano nella storia ad approdare in semifinale a Melbourne Park dopo Matteo Berrettini, che ci riuscì nel 2022 quando si arrese poi al futuro vincitore del torneo, Rafael Nadal. E ci sarà un altro componente dei Big Three a dividere Jannik da quella che potrebbe essere la prima finale Major della sua carriera. Ancora una volta si tratterà di Novak Djokovic (vittorioso ai quarti di finale per 7-6(3) 4-6 6-2 6-3 su Taylor Fritz), che in un penultimo atto Slam ha già battuto l’azzurro: 6-3 6-4 7-6(4) a Wimbledon 2023.
Ad inaugurare il turno di servizio nel primo set è Rublev, che parte bene nonostante un doppio fallo. Inizia con il piede giusto anche la partita di Sinner, con ben tre prime su quattro per tenere la battuta. L’azzurro prova poi subito a pungere in risposta, riuscendo a portare l’avversario ai vantaggi ma non a procurarsi una chance di break. È infatti lo stesso Sinner il primo a dover fronteggiare le prime due palle break consecutive della partita nel quarto gioco ma le annulla entrambe, prima costringendo all’errore Rublev e poi con un gran servizio vincente. Il russo accusa il colpo delle chance non sfruttate e inizia il quinto game con due errori di dritto; poi un rovescio lungolinea di Sinner e un altro errore di dritto regalano il break a zero all’altoatesino, che sale sul 3-2. Il numero 4 del seeding conferma il vantaggio e lo porta fino in fondo per mettere le mani sul parziale d’apertura.
Nel secondo set è invece Sinner il primo a procurarsi palla break: nel terzo game arrivano infatti due occasioni, entrambe ben annullate da Rublev. Inizia dal quarto game qualche problema alla battuta per il numero 4 del mondo, che deve più volte aggrapparsi alle sue prime vincenti per annullare le palle break. L’azzurro si salva due chance al russo per pareggiare i conti sul 2-2 e poi ancora una per impattare sul 3-3. È proprio nel sesto gioco che Sinner sembra avvertire un problema agli addominali, girandosi con preoccupazione verso il suo angolo. Sembra infatti cambiata l’inerzia della partita con il russo che picchia duro e con Jannik costretto a rimanere a galla. L’altoatesino ha una ghiotta occasione nel nono game per salire sul 5-4, ma Rublev si salva e rimane avanti. Si arriva dunque al tie-break dopo due buoni turni di servizio di Sinner, che nel dodicesimo game è dovuto ricorrere ai vantaggi per tenere la battuta. Ad iniziare meglio il tie-break è Rublev, che con una grande risposta si prende il primo mini-break per il 2-1. Il russo vince anche i successivi due punti al servizio e sale 4-1; poi ancora un mini-break in suo favore per il 5-1. Sinner prova però a regalarsi una possibilità accorciando le distanze e poi riuscendo a recuperare entrambi i mini-break di svantaggio vincendo due punti importantissimi. L’azzurro ribalta poi tutto grazie al servizio e sul set point non perdona, riuscendo a far suo anche il secondo parziale.
Ormai è quasi tutto in discesa per Sinner, che sembra aver messo alle spalle le difficoltà del secondo set. Sempre più nervoso invece Rublev, dopo la grande occasione sprecata. Jannik torna a servire alla grande e a conquistare oltre il 75% dei punti giocati con la prima in campo. L’azzurro fa gioco di testa e poi nel sesto gioco cambia passo, riuscendo a capitalizzare il break da 40-15 che vale il 4-2. I successivi due turni di servizio sono una sentenza: Sinner non trema, chiude la partita e stacca il pass per la semifinale.