Le parole dell’altoatesino, che in conferenza stampa ha commentato anche il nuovo record raggiunto: è infatti il primo italiano della storia ad approdare per la seconda volta ai quarti di finale a Melbourne
Con l’ennesima grande prestazione della settimana, Jannik Sinner ha conquistato l’accesso ai quarti di finale degli Australian Open per la seconda volta in carriera, diventando così il primo italiano nella storia a raggiungere questo traguardo. 6-4 7-5 6-3 il risultato con il quale il numero 1 d’Italia ha superato Karen Khachanov e guadagnato la sfida, ancora senza perdere un set, con Andrey Rublev per un posto in semifinale.
“Più o meno è stata come me l’aspettavo, io però ho provato a cambiare qualcosina e mi aspettavo una sua reazione che è arrivata perché ha giocato molto più aggressivo – ha commentato Jannik in conferenza stampa –. Oggi per due set ho avuto delle difficoltà col mio servizio. Domani infatti lavoreremo un pochettino più su quello. La partita alla fine si è aggiustata abbastanza bene. Ripeto: da fondo campo mi sono sentito bene, credo di aver fatto le scelte giuste e l’atmosfera è stata bella: quindi una partita positiva“.
Un commento sul prosieguo del torneo: “C’è un giorno libero e dopodomani si gioca. Inutile pensare ad altro. Sarà una partita difficile la prossima, cercherò di essere presente in campo e di provare a fare le cose giuste. Ovviamente sono contento di essere di nuovo nella seconda settimana di un grande slam, è sempre un onore. La voglia di arrivare più in fondo possibile è grande. Domani abbiamo un giorno di allenamento, dopodomani si rigioca, mi aspetta una partita ovviamente molto molto difficile“.
Sul record appena raggiunto: “Io come ho sempre detto faccio la mia storia personale. Sono contento di essere di nuovo nei quarti di finale di uno slam. Sembra abbastanza facile ma è veramente difficile arrivarci. Sono contento di come ci sono arrivato, a prescindere da come andrà il torneo. Forse anche nei prossimi anni porteremo avanti questa scelta di non fare nessun torneo prima che comunque ci dà un pochettino in più di spazio nell’off season. Adesso non sto guardando i record, sto provando solo a dare il massimo ogni volta in cui entro in campo. Questa è l’unica cosa che posso controllare come il mio atteggiamento. Poi la situazione del campo è sempre diversa e mi devo sempre aggiustare trovando la soluzione giusta“.