Il secondo turno dell’Australian Open ha regalato grandissime sorprese. Fuori dai giochi Casper Ruud, che ha perso contro Jenson Brooksby, Taylor Fritz, sconfitto da Alexei Popyrin e Alexander Zverev, superato da Michael Mmoh. La parte bassa del tabellone perde numerosi protagonisti, e siamo solo all’inizio.
Nella notte italiana hanno preso il via gli incontri validi per il secondo turno dell’Australian Open disputati dai giocatori nella parte bassa del tabellone. Dopo la sconfitta a sorpresa del campione uscente Rafa Nadal, non sono mancate sorprese neppure in questa serie di partite. Sono stati eliminati, infatti, Casper Ruud, Taylor Fritz e Alexander Zverev. Tutti e tre hanno perso contro avversari che, sulla carta, erano decisamente sfavoriti nel confronto. Con queste uscite di scena non ci sono più top-20 nel quarto più basso del tabellone, e la strada sembra in discesa per Novak Djokovic, ma attenzione perché quest’anno l’impressione è che possa accadere qualunque cosa.
Casper Ruud ha perso contro Jenson Brooksby in quattro set: 6-3 7-5 6(4)-7 6-2. Il norvegese non ha iniziato bene e ha faticato molto a leggere il tennis del giovane rivale, ma è riuscito poi a riprendere la partita quando sembrava essergli scivolata di mano: nel nono game del terzo set Ruud ha salvato due match point, riuscendo poi ad arrivare al tiebreak e a vincerlo. Tra il secondo e il terzo set, la testa di serie numero 2 ha avuto bisogno dell’intervento del fisioterapista: “Avevo un po’ di dolore agli addominali, qualcosa che mi porto dietro da un paio d’anni, da quando ho avuto uno strappo proprio in questo torneo al quarto turno. Non mi ha influenzato troppo, ma nel secondo set l’ho sentito. Nel terzo e nel quarto sono riuscito a servire un po’ più liberamente, sentendo meno dolore agli addominali”. Così il norvegese ha commentato la situazione a fine partita, facendo molti complimenti all’avversario. Con l’uscita di Ruud si verifica una situazione che non accadeva dal 2002: nessuno dei primi tre tennisti al mondo accede al terzo turno dell’Australian Open. All’epoca Lleyton Hewitt uscì al primo turno, così come Gustavo Kuerten, mentre il numero tre al mondo, Andre Agassi, non poté disputare il torneo.
Taylor Fritz ha perso in cinque set contro uno dei padroni di casa: Alexei Popyrin, che ha avuto la meglio sul numero uno americano per 6(4)-7 7-6(2) 6-4 6(6)-7 6-2. Una partita che ha superato le quattro ore di durata e che l’americano è sembrato sul punto di ribaltare. Per Popyrin si tratta certamente della vittoria più importante della carriera, come dimostrano le lacrime di gioia che ha versato copiosamente a fine partita. Con l’uscita di Fritz, invece, se ne va quello che sembrava essere l’americano più quotato per la vittoria finale, in un torneo dove, comunque, gli statunitensi stanno facendo benissimo.
A proposito di statunitensi, una delle sorprese più inattese è senz’altro Michael Mmoh, venticinquenne lucky loser che ha battuto Alexander Zverev in quattro set 6(1)-7 6-4 6-3 6-3. Il tedesco è stato messo in difficoltà, oltre che dall’avversario, da un problema alla coscia, che lo ha condizionato nei movimenti soprattutto nel quarto parziale. Onore al merito a Mmoh, che raggiunge il terzo turno di uno Slam per la prima volta in carriera contro ogni aspettativa, anche la sua: “Avevo le valigie pronte e il volo prenotato per gli Stati Uniti”, ha dichiarato a fine partita, quando ha lasciato una dedica eloquente sulla telecamera, come fanno tutti i vincitori: “La vita è pazza”.