Nella notte italiana hanno preso il via gli incontri validi per il terzo turno della parte bassa del tabellone. Non ci sono state grandi sorprese, a differenza dei giorni passati. Rublev ha battuto Evans 6-4 6-2 6-3. Rune ha vinto contro Humbert 6-4 6-2 7-6(5). De Minaur ha battuto Bonzi 7-6(0) 6-2 6-1. Nei due derby americani vittorie di Paul su Brooksby e di Wolf su Mmoh.
Gli incontri validi per il terzo turno disputati dai giocatori nella parte bassa del tabellone dell’Australian Open, finora, non hanno regalato sorprese. Andrey Rublev si è imposto su Daniel Evans 6-4 6-2 6-3. Holger Rune ha battuto Ugo Humbert 6-4 6-2 7-6(5). Alex De Minaur ha superato lo scoglio Benjamin Bonzi 7-6(0) 6-2 6-1. Tommy Paul ha avuto la meglio sul connazionale Jenson Brooksby per 6-1 6-4 6-3. Nell’altro derby americano è J.J. Wolf ad essersi preso la vittoria su Michael Mmoh per 6-4 6-1 6-2.
Tutte vittorie in tre set, conquistate senza grandi difficoltà dai protagonisti in campo. Ai quarti ci sarà l’interessante confronto tra Rublev e Rune, che si sono già affrontati agli ottavi a Parigi nell’ultimo 1000 del 2022, dove il danese ha vinto 6-4 7-5, iniziando la propria cavalcata verso il titolo. La vittoria in finale arrivò contro Novak Djokovic, in uno scontro generazionale che potrebbe ripetersi nei quarti di questo Slam. Il serbo, però, deve ancora giocare contro Grigor Dimitrov il proprio match di terzo turno e, se dovesse vincere, troverebbe agli ottavi Alex De Minaur. L’australiano, beniamino del pubblico, è in grande forma, e lo ha dimostrato contro un Bonzi che era stato in grado di imporsi su Carreno-Busta nel turno precedente.
Avanzano anche Paul e Wolf, che sono riusciti a superare i loro connazionali Brooksby e Mmoh, entrambi reduci da un secondo turno che ha fatto scalpore grazie ai successi contro Casper Ruud e Alexander Zverev. Questa volta all’esplosività dei colpi dei due outsider si sono fatte preferire l’esperienza di Paul, praticamente impeccabile al servizio, e la concentrazione di Wolf, che ha lasciato solo 7 game all’avversario. L’ultimo quarto del tabellone non avrà giocatori top-20, ma è proprio questo che potrebbe renderlo ancor più interessante.