Il canadese ha battuto Marin Cilic in quattro set, centrando per la prima volta i quarti di finale degli Australian Open: con lui e Shapovalov il Canada sogna in grande
Felix Auger-Aliassime avanza ai quarti di finale degli Australian Open. Il canadese ha battuto Marin Cilic con il punteggio di 2-6 7-6 6-2 7-6, regalandosi per la terza volta in carriera (la prima in Australia) un posto tra i migliori otto di uno Slam: sfiderà Medvedev per accedere in semifinale.
“Sono molto felice in questo momento – le parole di Auger-Aliassime – anche perché non è stata una partita facile L’avversario è un osso duro. Alla fine essere in grado di uscirne con una vittoria è la cosa più importante ed è ciò che più mi gratifica. Ci sono stati momenti buoni e meno buoni nel match, ma vincere in quattro set come ho fatto è piacevole, ed essermi dato la possibilità di andare avanti lo è ancora di più. Prendo ogni partita giorno per giorno, senza pensare in quale settimana di uno Slam io mi trovi. L’obiettivo è sempre quello di arrivare il più lontano possibile ma dall’altra parte della rete c’è un avversario che vuole fare di tutto per batterti e occorre trovare un modo per imporsi. Essere conscio del fatto di saper resistere e stare in campo per ore mi aiuta molto in questo genere di tornei”.
Due tennisti canadesi sono per la prima volta nella storia nei quarti di un torneo dello Slam. “Sono riuscito a vedere una piccola parte del match di Denis (Shapovalov, ndr.) contro Zverev e non posso che essere contento per lui. Abbiamo vinto l’ATP Cup e ora stiamo andando avanti insieme. Vogliamo dare spettacolo e scrivere la storia del Canada. Stiamo dimostrando che sebbene il Canada non nasca come un paese del tennis, si può arrivare ovunque. Provare a dare l’esempio ai giovani ci rende molto orgogliosi. Tra noi c’è una sana rivalità. Se uno fa bene l’altro ha tutte le motivazioni per provare a fare meglio, essere in due aiuta molto a gestire la pressione e a non sentire tutto il peso sulle spalle“.
“Medvedev? Siamo giocatori molto diversi. Ci siamo già affrontati più volte e so di dover provare a mescolare le carte per cercare di impensierirlo. La realtà è che lui è quasi il miglior giocatore del mondo ora. È il campione qui. Ho bisogno di disputare un grande match e di sostenere sforzi importanti sia dal punto di vista fisico che da quello mentale. Non ho nulla da perdere, devo servire bene e giocare il più profondo possibile. Chiunque ci sia difronte l’obiettivo e vincere e riuscirci diventa fondamentale per ottenere sempre maggiore fiducia”.