Roger Federer scrive l’ennesima pagina di storia annullando 7 match point a Sandgren, ma ammette: “Non merito la vittoria”
“Non mi merito la vittoria, ma sono qui e sono molto, molto felice”. Queste le prime sensazioni a caldo di Roger Federer in seguito all’impresa che lo ha visto approdare in semifinale agli Australian Open 2020 con il punteggio di 6-2 3-6 2-6 7-6 6-3 . Ennesima pagina di storia scritta dal trentottenne di Basilea, che elimina in rimonta Tennys Sandgren in una sfida per cuori forti. 7 i match point annullati in un quarto set da film: prima l’aggancio sul 5-5 dopo aver cancellato i primi 4 match point, poi l’affermazione al tie-break per 8 a 6 dopo essere stato sotto per 6 punti a 3: “Alle volte bisogna essere fortunati – ha ammesso davanti alla gremita folla della Rod Laver Arena – e io oggi son stato incredibilmente fortunato. Il match è proseguito, ho cominciato a sentirmi meglio e mi sono liberato della pressione”. Una rimonta sintomo di immortalità tennistica, con un fisico che non può – per forza di cose – sorreggerlo più come una volta. Il medical time out per un problema all’inguine chiamato a metà terzo set, sembrava l’inizio della fine per Federer: “Non mi piace, non voglio dare all’avversario l’impressione di essere debole”, ha rivelato. E guai a parlargli di ritiro a partita in corso: “Credo nei miracoli. Potrebbe arrivare la pioggia, potrebbero emergere altri fattori”. Così è stato.
The miracle man.
— ATP Tour (@atptour) January 28, 2020
HOW did @rogerfederer do that? ???? #AusOpenpic.twitter.com/FUpkqtFYl7