Le parole del Presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel che, ai microfoni di SuperTennis, ha commentato la vittoria di Sinner e anche l’approdo della coppia Bolelli/Vavassori nella finale del doppio

Una vittoria storica per il tennis italiano. Con il successo ottenuto su Novak Djokovic, Jannik Sinner ha conquistato la sua prima finale in un torneo del Grande Slam, diventando il primo azzurro di sempre ad accedere all’ultimo atto degli Australian Open.

Un traguardo incredibile se si aggiunge all’impresa di Simone Bolelli e Andrea Vavassori, finalisti in doppio, che il Presidente della FITP Angelo Binaghi ha commentato così ai microfoni di SuperTennis: “Sembra di aver assistito a una settimana di svolta generazionale nel tennis mondiale. Complimenti a Jannik, al suo team e alla sua famiglia. In 23 anni non ero mai venuto in Australia, questa è la prima volta e direi che ho scelto l’edizione giusta. Abbiamo due finalisti: la coppia Bolelli-Vavassori in doppio maschile e Jannik in singolare”.

Quando gli italiani scendono in campo sono un tifoso – ha continuato Binaghi –. Lo hanno sempre saputo le nostre ragazze nel decennio fra 2005 e 2014. Adesso mi devo dividere fra i maschi e le ragazze, e non dimentichiamo Jasmine Paolini che qui ha fatto un grande torneo: penso che nel nostro tennis femminile ci sono grandi margini di miglioramento“.

E sul possibile impatto sul movimento: “Un torneo come questo non può che rafforzare quanto di buono è stato fatto l’anno scorso. Stiamo continuando a volare. Mi fa piacere. L’impatto della vittoria in Davis non c’è stato solo sul movimento tennistico nazionale ma sull’intero Paese. Milioni e milioni di persone che scoprono il tennis, e magari avranno fatto la notte in bianco per vedere Jannik, è una cosa che non si era mai vista in Italia. Grazie ai nostri atleti, ma anche grazie a decine di migliaia di tecnici federali, maestri, dirigenti, il tennis è diventato uno sport popolare che coinvolge grandi masse e dà grandi emozioni“.

Un punto di partenza, non di arrivo: “Abbiamo fatto la storia, ma bisogna cercare di continuare – conclude Binaghi –. Siamo al primo torneo importante dell’anno, pensate cosa ci aspetta nel 2024 negli Slam, agli Internazionali BNL d’Italia, alle Nitto ATP Finals, in Coppa Davis prima a Bologna e poi, speriamo, a Malaga dove proveremo a difendere il titolo“.