Le parole di Matteo Berrettini che ha strappato il pass per il terzo turno degli Australian Open dove affronterà Carlos Alcaraz
“Non ho giocato il miglior match della mia vita, ma questo è anche merito del mio avversario”, Matteo Berrettini commenta così il successo ai danni di Stefan Kozlov nel secondo turno degli Australian Open. Il romano supera il rivale a stelle e strisce con il punteggio di 6-1 4-6 6-4 6-1 e si fa strada verso il match contro Carlos Alcaraz. “Non conoscevo bene Stefan, gioca un tennis insidioso – garantisce Matteo -. In alcuni frangenti colpiva piano per non permettermi di appoggiarmi, poi nel corso della sfida ho preso le misure. In generale mi sento bene, ho recuperato dal problema accusato contro Nakashima (fastidi intestinali, ndr) e mi sento in fiducia. Il prossimo match contro Carlos sarà tosto, è vero che a Vienna ci ho perso ma il risultato si decise su pochi punti ed io non giocai una grande partita. Più gioco con i giocatori e meglio li conosco, quindi Alcaraz ha studiato me, ma io ho studiato lui. Per caratteristiche ambientali e di campo posso fare bene”. La stampa estera ha poi interrogato Matteo sull’assenza di Novak Djokovic, avversario che lo ha eliminato negli ultimi tre slam giocati: “Sicuramente è una situazione particolare per tutti noi, specialmente per lui. Novak è il miglior giocatore al mondo, ha vinto tre degli ultimi quattro slam. Io però mi concentro sul torneo”.