Esordio con il sorriso agli Australian Open per Matteo Berrettini, il quale ha la meglio su Brandon Nakashima in quattro set

Buona la prima per Matteo Berrettini agli Australian Open: il tennista romano, impegnato nel suo esordio contro Brandon Nakashima, ha la meglio con lo score di 4-6 6-2 7-6 6-3 e si procura un posto per il secondo turno. Il prossimo avversario del nostro portacolori sarà la wildcard americana Stefan Kozlov, il quale ha sconfitto Jiri Vesely in tre set piuttosto netti. Importantissimo per Matteo chiudere il match senza andare sulla lunghissima distanza: l’azzurro, infatti, deve anche chiedere l’intervento del fisioterapista e, di conseguenza, evitare di sprecare eccessive energie non può che costituire, in questo senso, una buona notizia.

Tra i due, è Nakashima ad uscire meglio dai blocchi e a procurarsi spesso piccoli vantaggi, mai sfruttati, sul servizio dell’azzurro. Il break decisivo arriva proprio nel decimo game, quando l’azzurro si trova alla battuta per prolungare il parziale. La seconda frazione, tuttavia, vede un Berrettini subito combattivo e aggressivo: il numero 7 del mondo piazza il break in apertura e non concede più nulla al suo avversario, dimostrandosi superiore in molte zone del campo. Il risultato è un 6-2 maturato in poco più di 30 minuti.

Il set più combattuto è il terzo: qui, infatti, i due danno fondo a tutte le loro energie per cercare di conquistare l’importante vantaggio e ne vien fuori una battaglia senza esclusione di colpi, vinta al tiebreak dall’azzurro per 7 punti a 5. Nel tiebreak, dopo esser stato avanti 5-0, Matteo si rilassa ed è molto vicino a farsi rimontare clamorosamente, salvo poi ritrovare concentrazione proprio quando la situazione inizia a farsi scottante. È proprio questo il momento spartiacque della sfida: Nakashima, a quel punto, subisce il contraccolpo e non trova più la forza per reagire, cedendo il turno di battuta nel sesto game e l’incontro dopo 3 ore e 9 minuti di lotta.