Il francese ha sconfitto Grigor Dimitrov in 4 set e prova a guardare avanti: “Sono orgoglioso di quello che sto facendo qui”

Benoit Paire è l’incarnazione del giocatore ‘genio e sregolatezza’. Divide e diverte. Il re della polemica è lui. In campo sa fare cose che molti non riescono nemmeno a pensare. All’esordio ha battuto il brasiliano Thiago Monteiro in cinque set, poi Grigor Dimitrov in quattro. Non giocava un terzo turno dal torneo di Wimbledon 2019: ad attenderlo c’è Tsitsipas. Chissà come sarebbe stata la sua vita se una mattina, all’età di sei anni, non avesse seguito papà Philippe imbattendosi nel piccolo circolo di tennis vicino casa, nel cuore della Provenza. “Se non fossi diventato un tennista mi sarebbe piaciuto fare il calciatore, magari per il mio Olympique Marsiglia”. Sarebbe stato un fantasista, un numero 10. Senza ombra di dubbio. Una creatività, la sua, sprigionata attraverso tutte le possibili forme dell’arte.

Un 2021 da dimenticare, con tanta voglia di divertirsi e tornare a stupire. “Non è stato un periodo facile per me”, ha dichiarato il transalpino in conferenza stampa. Quando si ricevono così tante critiche è molto difficile andare avanti. Ho avuto seri problemi familiari, ma ora so che i miei genitori mi guardano giocare. Sono molto orgoglioso di quello che sto facendo qui, è stata la mia migliore partita da molto tempo. Fisicamente sto facendo quello che posso, vado avanti grazie all’atmosfera che riesco a vivere in campo. Vedere così tante persone che mi sostengono è molto speciale. Tutto ciò che arriva è positivo. L’anno scorso, devo dirlo, è stato una merda e l’unica cosa che conta oggi è che la mia ragazza e la mia famiglia siano orgogliosi di me. Hanno sempre continuato a sostenermi quando il resto del mondo mi insultava”.

Ora la sfida con il numero 4 del mondo. Tsitsipas è avanti 3 a 1 nei precedenti. Lo spettacolo, come sempre, non mancherà.