Ashleigh Barty, dopo aver sconfitto Madison Keys nella semifinale degli Australian Open, rivolge parole al miele nei confronti della sua avversaria e racconta come si preparerà per uno dei match più importanti della sua carriera

Ashleigh Barty, oltre ad essere la numero uno incontrastata del tennis femminile mondiale, prima donna di casa in finale agli Australian Open dal 1980, è anche una persona molto dolce fuori dal campo e con le sue avversarie, apprezzata da tante colleghe, una su tutte Victoria Azarenka, la quale festeggia sui social tutte le sue vittorie e con cui è stata finalista in doppio agli US Open nel 2019. La numero 1 del mondo, dopo aver battuto 6-1 6-3 Madison Keys in semifinale, ha rivolto parole molto gentili nei confronti della statunitense, che, grazie a questo risultato, tornerà ad occupare posizioni importanti del ranking WTA. “Oggi è stata una partita da me molto ben giocata – ha raccontato la campionessa in carica di Wimbledon – e in cui sono stata brava a portare Madison su un territorio tattico per lei non confortevole. Sono molto felice di vederla nuovamente dove merita di essere, su questi palcoscenici: è una persona stupenda e, a fine partita, è sempre pronta, indipendentemente dal risultato, a stringerti la mano, guardarti negli occhi e rivolgerti un sorriso. Non è una cosa scontata. Personalmente, nutro grande rispetto nei confronti di tutte le mie colleghe, chiunque sia colei che si trova dall’altra parte della rete. Sono consapevole che ho sempre bisogno di giocare al massimo delle mie possibilità, se voglio avere occasioni per vincere”.

L’australiana, sabato, lotterà per diventare la prima donna a trionfare nello Slam di casa dopo 44 anni, ma, prima di tutto, vorrà godersi il momento che, senza dubbio, sarà molto speciale anche per una tennista esperta come lei. Sabato giocherò – ha spiegato Barty – con il sorriso sulle labbra, questo è certo. Avere la chance di disputare una finale Slam in Australia è per me un sogno, ciò per cui mi sono sempre allenata sin da quando ero bambina. Non so quanto sentirò la tensione: ho già giocato delle finali nei Major, ma stavolta sarà sicuramente tutto diverso. Danielle Collins mi ha già sconfitta su questi campi e sicuramente ha in mente cosa fare per mettermi in difficoltà”.

“Negli ultimi tre, quattro anni, la quantità di ottime giocatrici nel circuito maggiore – ha proseguito Barty – è cresciuta a livello esponenziale e ciò ha costretto tutte noi ad alzare di tanto il nostro livello e a dare tutto per cercare di mettere in bacheca qualche trofeo importante. Questo discorso vale anche per me: devo lavorare tantissimo per mantenere la mia posizione da numero uno, in ogni torneo trovo qualche giocatrice che mi obbliga a optare per alcune scelte tattiche che mai, prima di quel momento, avevo sperimentato. Secondo me, questo è un fantastico momento storico per la WTA“.