Le qualificazioni del primo slam dell’anno si giocheranno fuori dall’Australia prima del 15 gennaio per poter permettere ai qualificati di raggiungere Melbourne

Sono arrivate le prime conferme in vista dell’edizione 2021 degli Australian Open. Come filtrato nelle scorse giornate, le qualificazioni si disputeranno fuori dall’Australia che prima del 15 gennaio non consentirà l’accesso ai giocatori. La location non è ancora decisa, ma l’obiettivo è giocare le qualificazioni prima di questa data in modo di poter poi permettere ai qualificati di raggiungere Melbourne e svolgere la quarantena regolarmente. I dettagli del volo di chi guadagnerà l’accesso in main draw saranno organizzati da Tennis Australia stessa, che si occuperà inoltre di rimborsare i costi del visto australiano a chi non entrerà in tabellone. La federazione ha inoltre proposto una bozza di calendario così disposta (non ancora confermata): 1 febbraio (ATP Cup/ATP 750; 1 WTA 500 e 1 WTA 250); 8-21 febbraio (Australian Open); 15 febbraio (WTA 250).

Agli atleti sono state comunicate anche alcune delle regole che dovranno rispettare nei quattordici di quarantena, durante i quali potranno muoversi esclusivamente tra hotel e strutture d’allenamento adibite ad hoc. I giocatori dovranno arrivare il 15 o il 16 gennaio, durante il periodo d’isolamento Tennis Australia pagherà le loro camere d’albergo e quelle dei rispettivi staff fornendo anche un rimborso pasti giornaliero con un tetto massimale di 100 dollari australiani; il governo non consente la possibilità di alloggiare in case private durante il regime di quarantena. Alla struttura non potranno accedere ospiti, così come tennisti e staff non potranno uscire; i pasti saranno consumati esclusivamente in camera e nelle strutture d’allenamento quando ce ne sarà la necessità.