Sofia Kenin e Garbine Muguruza si giocheranno il titolo a Melbourne: l’americana è la più giovane finalista dal 2008. Sorprese con il medesimo punteggio le due favorite alla vigilia, Barty e Halep
Kenin sorprende Barty: vittoria da predestinata
Sarà Kenin-Muguruza la finale degli Australian Open 2020: con lo stesso score vanno ko Barty e Halep.
Ashleigh Barty sorpresa dalla potenza, regolarità e forza mentale di una Sofia Kenin oltre ogni più rosea aspettativa, diventando la più giovane finalista del torneo dal lontano 2008. La prima semifinale va in archivio per 7-6(6) 7-5 in un’ora e quarantacinque minuti esatti di partita: “Lei è fortissima, sapevo che avrei dovuto trovare un modo per vincere stando attenta, grazie a tutti. Ashleigh non mi ha regalato nulla, c’è un motivo se è la numero uno, ma oggi ce l’ho fatta io”. Parla così un’emozionata Kenin dopo il successo in due tirati parziali. Una battaglia senza esclusione di colpi sin dai primi games. L’australiana è solida al servizio e concede le briciole alla sua avversaria, arrivando al tie-break con più certezze. Un tie-break altrettante combattuto, in cui Barty non concretizza due set point sul 6-4: quattro punti di fila della statunitense che sfrutta un gratuito della favorita del seeding per aggiudicarsi il set. Prova a cancellare quanto vanificato la ventitreenne di Ipswich, tentando improvvise sortite a rete e facendo uso di tutto il proprio repertorio. A fare la differenza nel momento decisivo è però ancora la più inesperta. La tensione, tra gli altri fattori, gioca un brutto scherzo ad “Ash” e un dodicesimo game al limite del disastroso consegna la partita a Kenin. Un balzo in classifica notevole si preannuncia per quest’ultima, da lunedì per la prima volta in top-10. La netta conferma al trono del ranking femminile non può invece bastare per Barty.
Muguruza è tornata, che vittoria con Halep!
Nella seconda semifinale la spunta con l’ennesima vittoria convincente una Garbine Muguruza a dir poco ritrovata. La spagnola supera con il medesimo score di Barty-Kenin la numero 4 del seeding Simona Halep. I successi contro Svitolina e Bertens erano tutt’altro che un caso: oggi l’ennesima prova del nove di una rinascita improvvisa. 7-6(8) 7-5 in oltre due ore di gioco rimandano il talento di Caracas a giocarsi un titolo dello Slam, sarebbe il terzo dopo le affermazioni a Wimbledon e Roland Garros. E’ un andamento simile alla semifinale precedente, con soli due punti di differenza per quanto riguarda un tie-break dalle mille emozioni. Halep cede per 10 punti a 8 per poi risalire con il consueto temperamento. La giocatrice di Costanza è avanti di un break per quasi tutto il corso del secondo parziale, ma si perde – come capitato anche in passato – sul più bello. Rivede i fantasmi Simona e si fa inanellare quattro giochi di fila. Al settimo cielo Muguruza, cui appuntamento con la storia è fissato per le ore 9:30 italiane di sabato.