La federazione australiana vorrebbe mettere a disposizione di Bernard Tomic un team di persone per risollevare una carriera che sta franando. Craig Tiley, direttore dell'Australian Open, l'ha definito un supporto di “salute e benessere”. Con le bizze di Kyrgios e la fragilità di Kokkinakis, vogliono capire se possono contare ancora su di lui.

Sarà pure sceso al numero 145 ATP, privo di risultati e motivazioni, oltre a una condotta non sempre impeccabile. Tuttavia Bernard Tomic è ancora giovane e rappresenta un patrimonio del tennis australiano. Per questo, la sua federtennis ha deciso di andargli incontro ancora una volta. Craig Tiley, direttore dell'Australian Open, ha fatto sapere che Tennis Australia è pronta a offrirgli un supporto in termini di “salute e benessere”. Quest'anno ha vinto appena 10 partite nel tour: per questo, non sarà ammesso di diritto nel tabellone dell'Australian Open, a meno che Lleyton Hewitt e Wally Masur non gli concedano una wild card. In caso contrario, dovrà giocare le qualificazioni o partecipare ai play-off australiani di dicembre. Tiley ha detto che Tennis Australia sta facendo tutto il possibile per dargli una mano, ma che non si può fare molto di più per un giocatore che ha raccolto più 5 milioni di dollari di soli premi ufficiali. Come è noto, tuttavia, nella conferenza stampa dopo la sconfitta a Wimbledon, Tomic si vantò di poter acquistare macchine e case, a differenza dei comuni mortali. “Abbiamo preso contatto con Bernie per dargli una mano sul piano della salute e del benessere, adesso sta a lui rispondere – ha detto Tiley – per il discorso wild card è troppo presto, la decisione spetta a Lleyton e Wally e noi rispetteremo le loro scelte. Tomic ha parlato con Lleyton, noi siamo in contatto con lui… sta vivendo un momento difficile, il suo ranking è sceso e lui è in difficoltà. Il nostro lavoro di federazione è accertarci di avere un team di persone che sia in grado di sostenerlo al di là del tennis”.

NESSUNA RISPOSTA
Il problema è che, almeno fino a oggi, né Tomic nè il suo team hanno risposto all'offerta d'aiuto di Tennis Australia. Ancora una volta, dunque, potrebbe fare di testa sua. “Conosciamo tutti il suo talento, lo ha anche dimostrato. Poi gli obiettivi e la carriera sono suoi, ma noi gli offriremo tutto il sostegno possibile. Vorremmo soltanto che accetti la nostra offerta e e continui a lavorare per portare avanti la sua carriera. Spesso i giocatori vivono fasi di alti e bassi: lui in questo momento sta vivendo un periodo di 'bassi'. Il riferimento a salute e benessere significa che siamo disposti ad aiutarlo. Poi, ovviamente, siamo consapevoli che ha la sua carriera e il suo team. Tennis Australia ti dà una mano quando sei giovane e stai crescendo: un professionista è in grado di sostenersi da solo, tuttavia noi siamo in grado di fornire un aiuto importante: abbiamo un dipartimento tecnico con un gruppo di persone che possono aiutare chi ne ha bisogno. Non so se Bernie lo farà: ho semplicemente detto che gli abbiamo fatto un'offerta”.

TOMIC È ANCORA UNA RISORSA?
Da buon politico, Tiley non si è sbilanciato. Tuttavia, pare evidente che sia una sorta di “ultima chiamata”. Vogliono capire se Tomic può essere ancora considerato una risorsa, anche in chiave Coppa Davis. Soltanto qualche anno fa, si pensava che la nuova generazione di tennisti australiani fosse pronta per dare grandi soddisfazioni. Ma se i problemi di Kyrgios sono ben noti, Thanasi Kokkinakis ha mostrato una fragilità fisica preoccupante. E così, nella recente semifinale di Coppa Davis, hanno dovuto giocare con Jordan Thompson e John Millman, non esattamente due fenomeni. In virtù di una situazione non rosea come si sperava, vogliono capire se Tomic può rientrare nel giro che conta. Quest'anno non è stato convocato in Coppa Davis e lo stesso Hewitt, che in passato gli ha spesso dato una mano, ha detto che deve lavorare di più. A parte il terzo turno all'Australian Open, non ha ottenuto risultati di rilievo. Vedremo se accetterà la mano tesa di Tennis Australia, che peraltro dovrà fare i conti con la relazione del pannello indipendente che ha svolto un'indagine sul match-fixing, i cui risultati saranno resi noti il prossimo 28 novembre. L'Australia ha dovuto patire il caso di Oliver Anderson, ex vincitore dell'Australian Open junior, giudicato colpevole di aver truccato un match al Challenger di Traralgon dello scorso anno. Per questo, recuperare Tomic non sarebbe male…