La britannica cede a Bouzkova tra momenti d’apprensione per il battito cardiaco: “È accaduto solamente quattro volte in tutto, ma due volte negli ultimi tre mesi”.

Non un rientro felice quello di Johanna Konta a Lexington. La britannica è stata sconfitta dalla giovane Bouzkova al primo turno, ma la notizia di rilievo riguarda i suoi ‘problemi’ di salute. Niente di grave, sembra, a giudicare dalle sue parole post-match. Qualche momento d’apprensione però c’è stato all’inizio dell’incontro, precisamente al secondo game. Konta, visibilmente affannata, si è toccata il collo per sentire il proprio battito cardiaco. Poi ha chiamato il medico che ha misurato l’ossigenazione del sangue e la pressione.

La nativa di Sydney, tornata in campo tutt’altro che serena, ha ceduto con un doppio 6-4 alla ventiduenne ceca: “Sto bene in generale – ha raccontato la protagonista – solo che a volte ho degli attacchi di tachicardia e il mio battito cardiaco rimane elevato e non scende. Ho richiesto il medico per capire cosa potevo fare, quando sono venuti a visitarmi il numero di battiti era molto alto. È accaduto solamente quattro volte in tutto, ma due volte negli ultimi tre mesi. Non ci sono motivi particolari, sembra, mi rassicurano che scoppio di salute, ma ovviamente è qualcosa che deve essere gestito”.