Le parole di Jannik Sinner dopo l’esordio vincente a Washington
Jannik Sinner interrompe il breve filotto di quattro sconfitte consecutive e torna a ruggire nel match d’esordio all’ATP 500 di Washington contro Emil Ruusuvuori. L’altoatesino archivia il match con lo score di 6-2 6-4 fornendo un’ottima prova. Per la seconda volta a livello di circuito maggiore, Jannik ha infatti chiuso senza concedere palle break (la prima quest’anno contro Vukic al Great Ocean Road Open di Melbourne). Un dato in netta controtendenza con quello della percentuale di prime servite in campo, solo il 41% (record negativo stagionale). “Esco dal campo con sensazioni buone, ho spinto abbastanza e sono felice del mio debutto nel torneo. Il servizio non mi ha soddisfatto, a fine partita ho subito chiamato Riccardo (Piatti ndr); anche se devo dire che nei momenti importanti la prima l’ho sempre trovata. In risposta mi sono comportato bene, ho sempre messo pressione e sul 5-4 del secondo set ho chiuso appena Emil ha sbavato”. L’attuale numero due d’Italia analizza il match in conferenza stampa. Al terzo scontro diretto contro il finlandese, la vittoria ha proiettato Sinner al comando negli scontri diretti: “Non è mai facile giocare contro un avversario che conosci. Considerando anche i Challenger e non solo Miami, eravamo 1-1 nei precedenti. In generale è quasi un amico, ci alleniamo spesso insieme quindi non era una partita scontata”.
Un quasi amico potrebbe esserlo anche Sebastian Korda, questa settimana compagno di doppio e avversario di terzo turno di Jannik: “Questo ragazzo ha la mentalità d’atleta perché viene da una famiglia di sportivi: partendo dal padre fino alla madre e alle due sorelle che giocano a golf come professioniste – sottolinea l’azzurro -. In campo è forte, serve bene ed è solido. Queste caratteristiche le ha evidenziate anche Nadal che si è allenato con lui e ne ha parlato bene”. Potenzialmente i due potrebbero incrociarsi anche a fine, più precisamente alle Next Gen Finals di Milano. Dopo aver vinto l’edizione del 2019, l’altoatesino potrebbe tornare per tentare fare il bis anche se ad inizio trasferta nordamericana non vuole sciogliere le riserve sulla sua presenza: “Ancora è presto per pensarci, la stagione è lunga e tante cose possono ancora cambiare”.
“Sono felice di essere tornato a vincere, perché comunque per un po’ sono rimasto a secco – non nega Jannik, a due mesi dal successo contro Ymer al Roland Garros -. Alla fine però ci possono essere periodi in cui magari non vinci per tre-quattro match. Allo stesso tempo non mi metto alle spalle un periodo tosto come questo con un solo risultato, ma ribadisco che abbiamo le idee chiare e ci stiamo allenando bene. In generale non ho paura di perdere”. La conferenza si è poi conclusa con un’ultima battuta sull’Olimpiade: “Come ho già detto non ci voglio pensare (INTERVISTA – Jannik Sinner: “Olimpiade? La verità la conoscono in pochi”). Sono molto felice per gli azzurri che conquistano una medaglia, è sempre bello vedere atleti che raggiungono i loro traguardi dopo anni di sacrifici. Nel tennis è vero che c’è l’Olimpiade, ma i grandi eventi sono più frequenti”.