Il numero 2 d’Italia con una bella prova di forza vince la “sfida Next Gen” con Sebastian Korda ed approda nei quarti a Washington.
Jannik Sinner è nei quarti di finale dell’ATP 500 di Washington. Il giovane azzurro, quinta testa di serie della rassegna statunitense, al terzo turno ha superato per 7-6(3) 7-6(3) in un’ora e 56 minuti Sebastian Korda nella sfida fra “Next Gen”. Dopo un periodo non semplice, torna a splendere quindi il diciannovenne azzurro, bravo, in particolare, a recuperare uno svantaggio di due break nel secondo set. Ora nel suo sesto quarto di finale stagionale, il numero 2 d’Italia si troverà di fronte la sorpresa del torneo, ossia l’esperto Steve Johnson, giocatore sempre molto pericoloso su questi campi.
L’inizio partita vede i due contendenti tenere la battuta senza troppi problemi. Le prime chance in risposta arrivano nel quinto game. Sono tre ed a procurarsele è il tennista di San Candido Quest’ultimo però non riesce ad approfittarne, grazie anche ad un ottimo rendimento da parte del suo avversario sui punti delicati. Si continua a seguire l’ordine dei servizi ma, dopo aver salvato una delicata palla break nell’ottavo gioco, Sinner riesce sul 4 pari ad ottenere il primo allungo della partita. Sembra poter essere decisivo, dato il rendimento avuto sin lì in battuta, ma non è così. Arrivano un paio di belle giocate da parte di Korda ed un paio di errori di Jannik, che siglano il controbreak. La contesa torna perciò in equilibrio e sarà così sino al tie-break. In quest’ultimo l’azzurro, dal 3 pari, infila un parziale di quattro punti consecutivi che gli consegna il primo set.
In avvio di seconda frazione il copione non cambia: permane l’equilibrio. Dal 2 pari in poi però Jannik accusa un pesante blackout e Korda, seppur non al meglio, ne approfitta al meglio conquistando due break e portandosi avanti 5-2. Il parziale sembra ormai nelle mani del 21enne di Bradenton ma la reazione del tennista altoatesino è imperiosa: conquista quattro game di fila infilando un parziale di 16 punti a 8, che ribalta completamente il set. Dopo essersi trovato a un passo dal terzo, lo statunitense è quindi costretto a servire per rimanere nel match. Lo fa in modo egregio, ottenendo l'”obiettivo minimo”: il tie-break, in cui però ancora una volta è l’allievo di Riccardo Piatti a prevalere con il punteggio di 7 punti a 3 e ad approdare così nei quarti di finale.