Al termine di un pomeriggio molto complesso, Jannik Sinner batte in due set combattuti James Duckworth e approda in semifinale all’ATP 250 di Sofia, torneo di cui è il campione in carica
Jannik Sinner batte James Duckworth 7-6 6-4 e prosegue con successo la sua difesa del titolo nell’ATP 250 di Sofia. L’azzurro approda alla sua ottava semifinale della carriera e ora attende il vincente della sfida tra Kamil Majchrzak e Filip Krajinovic. Si tratta di una vittoria importantissima per il tennista di San Candido, poiché avvenuta in due set nonostante un pomeriggio veramente complicato. Il punteggio, infatti, nasconde le difficoltà di un’incontro in cui Sinner, pur non giocando bene, è riuscito a mantenere la calma necessaria per fare le cose giuste al momento giusto, annullare le tante chance concesse al suo avversario e sfruttare le poche avute a disposizione.
Il match parte come peggio non si poteva immaginare: Duckworth conquista 12 dei primi 14 punti e, forte di un break di vantaggio, vola sul 3-0 in soli 7 minuti. Fortunatamente, Sinner entra immediatamente in partita e ruggisce, piazzando una serie di 9 punti consecutivi, grazie ai quali riesce ad ottenere il controbreak. Nel game successivo, tuttavia, l’azzurro fallisce l’operazione aggancio: il numero 56 del mondo sfrutta le troppe seconde del bolzanino e si porta sul 5-2. L’altoatesino, allora, è costretto a servire per restare nel set e si ritrova sullo 0-30, ma il nostro portacolori è bravissimo a rimanere attaccato e a spuntarla in un game da 16 punti. La fatica, infatti, viene premiata, dal momento che, sotto 3-5, Jannik piazza un decisivo controbreak e questa volta riesce anche ad agganciare il suo avversario. Le difficoltà per il campione in carica, tuttavia, non sono affatto finite: nel dodicesimo game, il numero 14 del mondo deve annullare un set point a Duckworth prima di riuscire a trascinarlo al tiebreak. Salvatosi in quel pericolosissimo turno di battuta, Sinner riesce a far valere la sua maggiore qualità, ottiene per primo il minibreak e chiude 7 punti a 4, vincendo da campione un set molto sofferto.
Spesso chi perde un set lottato, soprattutto se ha sprecato chance piuttosto ghiotte, crolla nei minuti successivi, eppure non è questo il caso: l’australiano, infatti, parte come se nulla fosse accaduto e piazza subito un break. Ancora una volta, però, il numero 56 del mondo si distrae e rischia di buttare all’aria quanto di buono fatto fino a quel momento: il tennista di San Candido, però, non riesce a trovare precisione con i suoi fondamentali e non sfrutta le sue occasioni, lasciando incompleta l’operazione controbreak. Jannik, però, inizia a riprendere fiducia e, come sempre quest’oggi, non si lascia condizionare mentalmente da tutte le avversità di un pomeriggio non così brillante. Nell’ottavo game, la testa di serie numero 1 gioca in maniera intelligente e conquista l’agognato controbreak, risalendo fino al 4-4. Qui, finisce la partita dell’australiano: Sinner gioca due ultimi game molto solidi e incarta il tennis spumeggiante del suo avversario, chiudendo per 7-6 6-4 una gara molto complessa.