A pochi giorni dall’inizio del torneo il cut-off in singolare è alla posizione 190, mentre in quali c’è posto per quattro alternates
La prima settimana di tennis post Australian Open, vede il circuito maschile in scena a Montpellier, Cordoba e Singapore. L’evento asiatico teoricamente poteva attirare diversi giocatori, che dall’Australia non avrebbero avuto grandi difficoltà a raggiungere l’Asia. Nei fatti non è però andata così, quando il governo ha reso noto che in caso di quarantena un giocatore rischia fino a 22 giorni di quarantena tanti hanno rinunciato all’evento. Nel tabellone principale tra i tanti ad essersi cancellati figurano Auger Aliassime, Ruud ed Evans potenzialmente prime tre teste di serie; il numero uno del seeding dovrebbe dunque essere Adrian Mannarino seguito da John Millman e Marin Cilic. In tabellone è entrato anche Roberto Marcora, che l’anno scorso in torneo simile a Pune colse l’occasione riuscendo ad approdare ai quarti di finale dopo aver estromesso Benoit Paire al secondo round. Tra i cancellati invece risulta Stefano Travaglia, inizialmente intenzionato a giocare la rassegna (come svelato dal suo coach Simone Vagnozzi in un’intervista esclusiva) ha rinunciato a pochi giorni dall’inizio. Il cut-off del tabellone principale nella mattina italiana di venerdì 19 febbraio è alla posizione 190 di Ramkumar Ramanathan, ma diversi atleti hanno messo il torneo come seconda o terza opzione e specialmente quelli impegnati nei Challenger europei non dovrebbero partire.
La situazione è ancora più paradossale nelle qualificazioni, dove tutti gli iscritti sono entrati e c’è addirittura spazio per quattro alternates. Sono partiti per l’Asia anche tre azzurri che hanno deciso di provare a giocarsi questa carta: Matteo Viola, Alessandro Bega e Fabrizio Ornago. Per qualche ora l’evento ha visto ai nastri di partenza anche il numero 804 del mondo, il 42enne giapponese Toshihide Matsui che ha però rinunciato a sua volta.