Lorenzo Musetti vince una grandissima battaglia contro Hubert Hurkacz e vola ai quarti di finale dell’ATP 500 di Rotterdam

Spettacolare Lorenzo Musetti! L’italiano batte Hubert Hurkacz 6-3 5-7 6-3 e conquista i quarti di finale dell‘ATP 500 di Rotterdam: è la prima volta che il numero 5 d’Italia giunge a questo step di un torneo sul cemento indoor ed è, soprattutto, un trionfo che conferma la crescita dell’allievo di Tartarini, il quale sta pian piano ritrovando la fiducia e il sorriso che lo avevano caratterizzato nella prima parte della stagione 2021. Ora, tra lui e la seconda semifinale in un ATP 500, è rimasto solo un ostacolo: il suo nome verrà fuori dall’incontro tra Botic Van de Zandschulp e Jiri Lehecka.

Il primo set è giocato da Musetti in maniera magistrale: l’azzurro va subito avanti di un break, vola sul 2-0 e si mette la strada in discesa sin dai primi colpi. Il piano tattico è molto chiaro e, sulla superficie non rapidissima di Rotterdam, risulta perfetto per mandare in confusione il numero 11 del mondo, il quale, dal canto suo, non riesce a trovare un modo per scardinare il gioco a tutto campo del carrarino. L’unica occasione per Hurkacz arriva nell’ottavo game, quando è lui ad avere una palla del controbreak, che lo porterebbe sul 4-4: fallita, tuttavia, il polacco si scoraggia, va a servire per restare nel set e cede di schianto, con il punteggio di 6-3.

La fiducia di Musetti, al contrario, cresce a dismisura e, non a caso, l’azzurro ha palla break già nel secondo game del secondo set, pur annullata da Hurkacz con un chirurgico ace al centro. Il quarto favorito del tabellone sembra in crisi anche dal punto di vista psicologico, eppure la sua reazione d’orgoglio non tarda ad arrivare: nel quinto e nel settimo gioco, è lui ad andare vicino al break e a spaventare il nostro rappresentante. La frazione è combattutissima, ma, sul 5-5, ecco il momento di svolta: il toscano incappa in alcuni errori evitabili e, di conseguenza, cede break e set per 7-5. Nel parziale decisivo, tuttavia, l’azzurro è bravissimo a tornare concentrato sin dai primi colpi, non rischiare nulla al servizio e a mettere pressione al polacco proprio nel momento più caldo della sfida: il break dell’ottavo game vale il trionfo, ottenuto per 6-3 5-7 6-3 dopo 2 ore e 4 minuti di battaglia.