Lorenzo Sonego perde malamente contro Miomir Kecmanovic come già accaduto quest’anno agli Australian Open: l’azzurro manca l’accesso ai quarti nell’ATP 500 di Rio
Brutto stop per Lorenzo Sonego agli ottavi dell’ATP 500 di Rio, con Miomir Kecmanovic che si conferma una bestia nera per il torinese. Come già accaduto agli Australian Open, è il serbo a passare il turno con lo score di 7-5 6-4, ma il punteggio nasconde, in parte, la realtà di un incontro costellato di errori da parte del nostro portacolori, soprattutto con il rovescio. Eppure la partenza era stata delle migliori, con il numero 21 del mondo che si era, in un batter di ciglia, portato a condurre per 3-0. Da quel momento, però, si è inceppato tutto nel gioco dell’italiano e si è percepita un’insolita insicurezza da parte di Sonego, mai come oggi poco incisivo e poco forte dal punto di vista caratteriale. Considerando anche il forfait di Casper Ruud, che ha lasciato orfana la parte bassa del tabellone della sua testa di serie più alta, si tratta di una grande occasione persa per il sesto favorito del seeding: un ritrovato Kecmanovic, bella copia di quello visto nel 2021, vola ai quarti e troverà, dall’altra parte della rete, Francisco Cerundolo, il quale ha rifilato un perentorio 6-3 6-2 al lucky loser Roberto Carballes Baena.
Non è bastata una sospensione per pioggia di circa un’ora, sulla situazione di 7-5 1-1, a Sonego per cambiare l’inerzia del match e per permettere all’allievo di Gipo Arbino di schiarirsi le idee: dopo aver ceduto in rimonta il primo parziale, vincendo solo 2 degli ultimi 9 giochi, il numero 3 d’Italia ha subito il break nel primo game dalla ripresa della sfida e, da quel momento, non è mai riuscito ad avvicinarsi al controbreak, anzi: tra i due, è stato lui a faticare maggiormente nei turni di battuta, dunque non c’è mai stata realmente la possibilità di veder concretizzarsi un ritorno in battaglia dell’azzurro.