Carlos Alcaraz si conferma un ragazzo di un altro pianeta: lo spagnolo batte uno spompato Diego Schwartzman, conquista il titolo nell’ATP 500 di Rio e ottiene l’ingresso in top 20
Carlos Alcaraz è il più giovane vincitore di sempre a livello ATP 500, migliorando di quasi due anni il precedente record stabilito a Washington da Jannik Sinner. Lo spagnolo batte uno stanco Diego Schwartzman 6-4 6-2 e conquista il titolo dell’ATP 500 di Rio, diventando l’ottavo campione in altrettante edizioni della manifestazione brasiliana. Per il diciottenne di Murcia, che da lunedì sarà numero 20 del mondo, si tratta del secondo titolo in carriera (il primo arrivò nell’ATP 250 di Umago 2021), mentre l’argentino, già vincitore a Rio nel 2018, deve piegare la testa per la decima volta su 14 finali disputate. La classifica, tuttavia, può farlo sorridere, così come la Race to Turin: i punti messi in cascina questa settimana gli permetteranno di salire al 13° posto del ranking e al 7° per quel che concerne la graduatoria dell’anno solare.
La partenza è tutta di matrice argentina: un Alcaraz oltremodo falloso è subito costretto a fare gli straordinari da un coriaceo Schwartzman, che si prende un break di vantaggio nel secondo game e tenta di andare in fuga. Lo spagnolo, però, non ha alcuna intenzione di restare a guardare e mette immediatamente a segno un controbreak a 15: la battaglia è già mozzafiato! Con il passare dei minuti, il livello si alza ulteriormente e l’argentino dimostra, in più occasioni, di avere a disposizione le armi necessarie per costringere Alcaraz a tirar fuori il meglio del suo repertorio. Sul 4-4, tuttavia, l’equilibrio si spezza: il giovane iberico si rende protagonista di alcune giocate da urlo, ottiene il break e, portatosi a servire per il set, non sbaglia e chiude 6-4 dopo 44 minuti. Nella seconda frazione, il numero 29 del mondo entra in modalità playstation e va in fuga definitivamente: sono ben tre i break nei primi tre game, di cui due in favore di un indemoniato Alcaraz, il quale approfitta delle occasioni che gli si presentano davanti e mette spalle al muro uno Schwartzman dal cuore d’oro, ma sulle cui gambe iniziano a farsi sentire le oltre 5 ore e mezza spese in campo, causa pioggia, nella sola giornata di sabato: 6-4 6-2, il re di Rio è Carlos Alcaraz.